LINZ (A. T., 56-57)
Capoluogo della provincia dell'Alta Austria, posta sulla riva destra del Danubio (m. 263), dove esso esce dalla gola scavata entro il lembo meridionale del massiccio cristallino boemo, poco a monte dalla confluenza con la Traun. Edificata sull'angolo di una conca alluvionata e terrazzata (Linzer Becken), con inverni non troppo freddi (gennaio −1°,5), estati tepide (luglio 18°), ha piogge scarse (mm. 789), prevalentemente estive, e dintorni boschivi, sulle pendici del massiccio boemo, mentre le alluvioni terrazzate della Traun e i colli circostanti sono coltivati a campi e a prati, e fittamente abitati da Tedeschi (100-150 ab. per kmq.). Linz si è sviluppata sul luogo di un antico centro romano, al punto d'incrocio della via longitudinale navigabile del Danubio, che cessa all'entrata della stretta di Linz, e delle strade che qui convergono dalla Traun e dall'Enns, scendendo dalle Alpi. Fra queste ebbe speciale importanza, fin da tempi preistorici, la grande via Salinare che dal Salzkammergut, lungo la Traun, per Linz ed Heselgraben andava in Boemia.
Testa di ponte sul Danubio, è ancora oggi unita al suo sobborgo settentrionale di Urfahr (13.000 ab.) da un ponte in ferro lungo 280 metri. Fin dal sec. X è ricordata come città di gabella, ma solo dal 1490 fu assunta a capoluogo dell'arciducato dell'Alta Austria e l'antica città, a onta di grandiose chiese barocche, conserva ancora il suo originario carattere severo. Nel 1840 fu raggiunta dalla navigazione a vapore sul Danubio e nel 1858 dalla ferrovia Vienna-Salisburgo; mentre oggi si trova sulla grande arteria internazionale Parigi-Monaco-Vienna. A questo incrocio di comunicazioni Linz deve il suo sviluppo industriale, per cui insieme con Vienna e Graz, rappresenta uno dei maggiori centri manifatturieri dell'Austria, soprattutto per la metallurgia, la meccanica, i prodotti chimici e la tessitura. Si accrebbe così di numerosi sobborghi cittadini, sia sulla riva sinistra del Danubio, ingrandendo l'antico sobborgo di Urfahr, sia sul colle di Feinberg che domina la città a occidente; mentre i sobborghi industriali si stesero nella piana di confluenza (Lienzer Heide) fra la Traun e il Danubio (Scharlinz, Kleinmünchen, St. Peter); cosicché conta circa 102.000 abitanti (1923) e 68.000 abitanti senza i sobborghi.
Con pianta assai regolare, ha una grande via mediana (Landstrasse) e ricche chiese barocche, fra cui l'Alte Domkirche (1682) e la Stadtpfarrkirche. Il nuovo duomo di stile gotico (Marien Dom), cominciato nel 1862, non è ancora del tutto terminato. Ricostruito nel 1800 è il Landhaus o palazzo del Parlamento regionale, e il museo Carolinum è del 1892. Linz ha belle passeggiate e larga visuale sui colli che la circondano, specie dal Feinberg e, oltre Danubio, dal Pöstlingberg, già fortificato.
Storia. - Sviluppatasi dall'accampamento romano Lentia, Linz, che nel 1236 era un posto fortificato, ricevette nel 1324 diritti di città. Nel 1626 venne assediata dai contadini ribelli di Stefano Fadinger, nel 1741 fu conquistata dai Bavaresi, ma presto liberata; durante le guerre napoleoniche, nel 1805 e nel 1809, fu due volte occupata dall'esercito francese.
Nel 1882 fu sede di una riunione politica di notevole importanza storica, dalla quale uscì il cosiddetto Linzer Programm (esclusione della Galizia, della Bucovina e della Dalmazia dalla stretta unione austriaca nell'interesse nazionale tedesco).
Bibl.: F. Krackowizer, Die Donaustadt Linz, 5ª edizione, Linz 1909; O. Oberwalder, Oberösterreichs Städte, I, Linz 1924; G. Lukas, Linz als Donaustadt, in Geogr. Anzeiger, 1905; E. Strassmayr, Das Linzer Stadtbild in seiner geschichtlichen Entwicklung, Linz 1922.