liofilizzazione
Metodo di essiccazione (detto anche crioessiccazione) in cui dapprima il materiale da essiccare viene congelato e poi per effetto dell’applicazione di un vuoto spinto il solvente passa direttamente dalla fase solida a quella vapore (sublimazione). La l. è particolarmente indicata per l’essiccazione di sostanze che si decompongono al riscaldamento o risultano instabili in soluzione concentrata. La l. è perciò di grande utilità nelle preparazioni farmacologiche ove sia indispensabile lavorare in rigorose condizioni di sterilità, in quanto nei materiali liofilizzati non hanno luogo né la crescita dei batteri né le trasformazioni enzimatiche. La l., applicata in origine ai soli prodotti farmaceutici (antibiotici, sieri, plasma, vitamine, globuline, enzimi, vaccini, ecc.), è stata poi estesa al trattamento degli alimenti; trova inoltre impiego anche in chimica (purificazione di prodotti, preparazione di catalizzatori), in medicina (trattamento di tessuti per innesto chirurgico) e in microbiologia (conservazione di ceppi batterici).