Vedi LIONE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LIONE
Città della Francia meridionale che nell'antichità comprendeva due centri distinti, i cui nomi attestano un'origine celtica: la colonia romana di Lugudunum e il borgo federale di Condate.
Fondata nel 43 a. C. da L. Munazio Planco, la colonia divenne poco dopo la capitale della provincia e il principale centro economico della Gallia, grazie a due fiumi navigabili e ad un'eccellente rete stradale che irraggiava in tutte le direzioni, verso l'Italia, la Provenza, l'Aquitania, l'Oceano e il Reno. Stabilita sul colle di Fourvière (Forum Vetus), non tarda a stendersi formando un'altra agglomerazione vicino al Rodano, nell'isola delle Canabae. Mentre l'acropoli si copriva d'edifici pubblici, la città bassa si componeva soprattutto di stabilimenti commerciali ed industriali; ricche case sorgevano qua e là, soprattutto nelle Canabae; ampie necropoli si stendevano lungo le strade, ai dintorni del recinto e vicino ai fiumi. Nel borgo di Condate, all' antica confluenza del Rodano e della Saona, il Concilio delle Tre Gallie, costituito dai legati delle sessanta città, si radunava al i° agosto d'ogni anno, in una riunione politica e religiosa. Il santuario comprendeva essenzialmente un altare, dedicato nel 12 a. C. a Roma ed Augusto, un tempio e un anfiteatro.
Dell'antico splendore rimangono notevoli vestigia. Qualche via fu ritrovata, in particolare il cardo e il decumanus, che s'incrociavano ad angolo retto sotto il Foro, sostenuto da un grosso muro. Due colonne, alte m 9,30, fiancheggiavano l'altare di Roma ed Augusto. Il teatro, scoperto di recente, misura m 108,5o di diametro; costruito a fianco del colle verso la fine del I sec. d. C., è stato ingrandito durante il Il sec. coll'aggiunta di un terzo maenianum, che portò il numero dei posti da 5.700 a 10.700; la fossa del sipario e un corridoio d'ingresso sono specialmente interessanti. Vicinissimo un odeon, che misura 73 m di diametro e può risalire ad Adriano, ha conservato il muro di recinzione, parecchie soglie di porte e un ricco pavimento di marmo policromo sull'orchestra. Sopra il teatro, dall'altra parte di una via lastricata, furono costruite dapprima alcune botteghe, ornate con stucco dipinto, e poi un grande edificio, che sembra sia il tempio di Cibele, consacrato nel 16o. Il circo è segnalato da una iscrizione e conosciuto per un mosaico, che ne ha riprodotto le particolarità eccezionali, fra le quali la sostituzione di due bacini al consueto muro della spina. Quattro acquedotti alimentavano la città; l'ultimo, che risale a Adriano, lungo 70 km, attraversava parecchie valli con un originale sistema di serbatoi e di sifoni, che immettevano l'acqua sotto pressione; ha conservato un centinaio di archi e alcuni ponti. Il culto dei morti ha determinato l'erezione di una basilica funebre e di grandi mausolei. Parecchie statue di marmo sono state scoperte sulla scena del teatro e una bella statuetta di bronzo, che sembra derivi dall'arte di Daidalos, scultore di Sicione, riproduce le Vittorie che circondavano l'altare del Confluente. Questo portava in rilievo una magnifica ghirlanda di quercia, della quale sussiste un grande frammento; un piccolo altare della stessa epoca è anche ornato di ghirlande con bucrani; il trionfo di Bacco si svolge sulle pareti di un sarcofago. Testimoniata da tre iscrizioni, l'oreficeria lionese ha prodotto opere d'arte, in particolare un curioso bicchiere d'argento dove il cesellatore, discepolo di Zenodoros, ha trattato temi della religione indigena e locale secondo le tradizioni dell'arte greco-romana. Le officine di ceramica hanno fabbricato fin dal I sec. d. C. vasi e lucerne e creato con quelle di Vienne, verso la fine del II sec., una serie originale, caratterizzata da medaglioni applicati, dove le leggende mitologiche, gli spettacoli del teatro, dell'anfiteatro o del circo e le scene erotiche sono tradotte con cura e spesso con arte. I vetrai hanno prodotto vasi bianchi o iridati. Le pareti degli edifici erano ornate di affreschi e i pavimenti coperti di mosaici. La religione cristiana, che fu perseguitata nell'anno 177, Si è sviluppata rapidamente tra la popolazione cosmopolita; parecchie basiliche sono già testimoniate al V secolo.
Le più importanti collezioni archeologiche di L. sono al Musée Historique du Vieux Lyon, al Musée des Beaux Arts; importante il Musée Historique des Tissus; da ricordare il Musée Guimet per l'arte orientale; collezioni preistoriche al Musée des Sciences Naturelles.
Bibl.: A.Steyer, Nouvelle histoire de Lion, Lione 1895; C. Germain de Montouzan, Les acquéducs romains de Lyon, Parigi 1908; E. Espérandieu, Recueil de bas-reliefs Gaule, III, Parigi 1910, pp. 3-41; Ph. Fabia, Mosaïques romaines, Lione 1923; id., Recherches sur les mosaïques romaines, Lione 1924; A. Kleinclausz, Lyon des origines à nos jours, Lione 1932; Ph. Fabia, Pierre Sala, Lione 1934; P. Wuillemier, Gobelet en argent de Lyon, in Rev. Arch., 1936, II, pp. 46-53; A. Kleinclausz, Histoire de Lyon, Lione 1939; P. Wuillemier, Les voies axiales de Lugdunum, in Gallia, II, 1943, pp. 125-131; A. Audin, Le confluent et la croisée de Lyon, in Les études Rhodaniennes, 1947, pp. 99-130; P. Wuillemier, Les fouilles de Fourvière, Parigi 1950; A. Audin, Essai sur la topographie de Lugdunum, Lione 1956.