Sinologo italiano (Roma 1925 - ivi 2015), prof. di lingua e letteratura cinese all'Univ. di Venezia (1966-79) e di filologia cinese nell'Istituto universitario orientale di Napoli (1979-97). Già vicepresidente dell'Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), dal 1996 è stato consigliere dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO), in cui l'IsMEO è confluito, nonché dell'European association of Chinese studies. Ha studiato la letteratura e il pensiero filosofico-religioso della Cina classica: Confucio: la vita e l'insegnamento (1968); Letteratura cinese (1969); Wang Chong l'iconoclasta (1997). Ha tradotto, tra l'altro, i Sei racconti di vita irreale di Shen Fu (in collab. con Tsui Tao-lu, 1955) e ha curato un'importante edizione del libro sacro fondamentale del taoismo, tradizionalmente attribuito a Lao Tzu (v. Lao Zi): Il libro della virtù e della via: il Te-tao-ching secondo il manoscritto di Ma-wang-tui (1981). Fra il 1956 e il 1996 ha curato la pubblicazione di ventisei volumi della serie Cina, edita dall'IsMEO.