SPADA, Lionello
Pittore, nato a Bologna nel 1576, morto a Parma il 17 maggio 1622. Garzone di bottega e modello dei Carracci, del Baglioni e del Dentone, eguagliò in breve i maestri. A Roma frequentò lo studio del Caravaggio, che seguì a Napoli e a Malta, assimilandone lo stile e imitandone le scapestrataggini. Ritornato a Bologna, divenne borioso e prepotente rivale dei Carracci, di Guido Reni e del Tiarini. Passò quindi a Parma come pittore di corte di Ranuccio Farnese. Decorato a fresco l'oratorio della SS. Trinità a Pieve di Cento, operò nella Madonna della Ghiara a Reggio nell'Emilia (1614-16) e nel Teatro Farnese a Parma (1618-19). Suoi affreschi si conservano a Bologna nel Refettorio di S. Proculo, in S. Michele in Bosco; dipinti ad olio a Colorno, a Parma, a Firenze, a Bologna, a Roma, a Napoli, a Dresda, a Parigi, a Madrid e in molti altri luoghi. Fu anche poeta burlesco di qualche fama. Iniziatosi all'arte come carraccesco, modificò il suo stile sul gusto del Caravaggio per poi tornare, negli ultimi anni, alla tradizione del Correggio e del Parmigianino, le opere dei quali ebbe agio di studiare a Parma. Ma alla robusta fantasia naturale non corrispose sempre in lui l'esecuzione, grossolana e trascurata. La sua importanza è limitata alla storia della pittura emiliana del primo ventennio del Seicento.
Bibl.: C. C. Malvasia, Felsina pittrice, Bologna 1849, II, pp. 73-84; Ch. Blanc, hist. des peintres, École bolonaise, Parigi 1866 segg., App., pp. 33-35; L. Lanzi, St. pittorica dell'Italia, Bassano 1818, IV, p. 50; V, pp. 139, 165; M. Marangoni, Un affresco dimenticato di L. S., in Boll. d'arte, 1911, pp. 152-53; G. Piccinini, Guida di Reggio nell'Emilia, Reggio nell'Emilia 1931, pp. 109-111; G. Lombardi, Il Teatro farnesiano di Parma, in Archivio storico parmense, n. s. IX (1909), pp. 1-51; G. Copertini, Il Teatro Farnese di Parma, in Emporium, marzo 1929, p. 164.