LIPEMIA (dal gr. λίπος "grasso" e αἶμα "sangue")
Presenza di grassi o lipoidi nel sangue; la quantità di grassi contenuta nel siero ematico oscilla tra 2,91 e 5,54 di acidi grassi per 1000 (A. Mayer e G. Schaeffer).
Nel sangue si trovano cinque frazioni lipidiche: la colesterina libera, gli eteri colesterinici, i grassi neutri, i fosfatidi e tracce minime di altri lipidi poco noti, che concorrono alla composizione degli stromi dei globuli rossi. La colesterina libera è contenuta in gran parte nelle emazie e nei leucociti polinucleati, in piccola parte nel plasma; gli eteri colesterinici (oleato e palmitato di colesterina) sono invece presenti solo nel plasma e nei monociti di origine istiocitaria; il valore medio normale del tasso di colesterina totale nel sangue oscilla intorno a 0,155% e si ritiene che la colesterina libera sia un terzo di quella totale (di cui i due terzi sarebbero eterificati). Nel sangue è anche presente, in tracce minime, un prodotto di ossidazione della colesterina, l'ossicolesterina. I fosfatidi (lecitina) sono contenuti sia nel plasma, sia nei globuli rossi e bianchi, nella quantità di o,25-0,28%. I grassi neutri (trioleina, tripalmitina e tristearina) sono presenti nei granulociti e nel plasma, ove contribuiscono a formare i cosiddetti emoconî, particelle visibili all'ultramicroscopio; i grassi neutri si trovano nel sangue allo stato di emulsione, nella concentrazione media normale di 0,070%. Pare che esistano anche saponi (di sodio) degli acidi palmitico, stearico e oleico, ma la loro presenza è discussa; in ogni modo la loro quantità sarebbe minima (0,05-0, 10%).
Il tasso lipemico varia fisiologicamente secondo la costituzione individuale, l'età, l'ambiente esterno, l'alimentazione, la gravidanza, il climaterio. In condizioni patologiche, si ha iperlipemia nel digiuno, nella narcosi, in varie intossicazioni acute e croniche, in alcune epatopatie, nell'anemia acuta sperimentale da salasso, nelle anemie emolitiche secondarie, nelle nefrosi (liponefrosi), nelle glomerulonefriti, nell'arteriosclerosi, nel diabete mellito e in altre malattie del ricambio (obesità, stati uricemici). Si ha invece ipolipemia nell'anemia perniciosa, nel morbo di Banti, nelle malattie infettive acute, negli stati cachettici, nella tabe dorsale, nelle distrofie alimentari infantili.