LIPOMA (dal gr. λίπος "grasso")
Tumore benigno, formato da tessuto adiposo, di cui ripete i principali caratteri; ha colore giallognolo, consistenza molle-elastica, struttura lobulata, con lobuli disposti intorno a singoli distretti vascolari. Di solito si presenta circoscritto e limitato da capsula; è nodulare nelle sedi profonde, pendulo se sporgente da superficie; ha decorso lento, accrescimento espansivo, senza infiltrazioni o metastasi; può tuttavia provocare disturbi meccanici se raggiunge dimensioni e peso notevoli (fino a una testa di adulto e a 30 chilogrammi).
A seconda delle proporzioni che assume l'elemento connettivo nel partecipare alla costituzione di esso, si distingue il lipoma duro dal l. molle; in ragione poi dell'abbondanza e dello sviluppo dei vasi sanguigni o linfatici, si parla di l. telangectasico, cavernoso, linfangectasico. In rapporto a metamorfosi o processi regressivi, vanno considerati il l. mixomatoso (fino alla completa degenerazione mucosa designata col nome di collonema), il l. petrifico, il l. ossificante, il l. cistico. Detto tumore può associarsi a varie tessiture neoplastiche, donde le forme miste, fra le quali predominano il fibrolipoma, il lipomixoma, il condrolipoma, il lipocondrosteoma.
A volte esso appare congenito da disposizione ereditaria, non di rado multiplo e anche asimmetrico; ha come sede di massima frequenza il sistema tegumentario, in misura decrescente il tessuto sottoperitoneale, la mammella, il rene, l'intestino, le articolazioni (lipoma arborescente); per eccezione il fegato, i polmoni, il cuore. Enucleato, o comunque chirurgicamente asportato, guarisce. Non conviene raggruppare con i lipomi veri le ipertrofie circoscritte di tessuto adiposo, compensatorie dell'atrofia di alcuni organi; così, per es., i cosiddetti lipomi intra- e perinefritici e la pseudoipertrofia muscolare lipomatosa.