liquidismo
s. m. Tendenza alla variabilità, al cambiamento continuo.
• Chiarisco subito: «liquidismo» è un termine che ricavo dal sociologo polacco Zygmunt Bauman che chiama liquide le società che cambiano troppo in fretta per restare solide. […] Ma se la società liquida approda al «liquidismo», a un calderone nel quale tutto è disfatto e nulla rifatto, allora arriviamo a [Beppe] Grillo, che non solo è emblematico di questo processo ma che oggi ne è anche protagonista. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 25 aprile 2012, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dall’agg. liquido con l’aggiunta del suffisso -ismo.