Lisbona
Città capitale del Portogallo, sulla costa atlantica allo sbocco del fiume Tago. Antica città fenicio-iberica, Olisi(p)o è ricordata la prima volta come base delle operazioni militari romane contro i lusitani (138 a. C.); municipio già in età augustea con il nome di Felicitas Iulia, fu capitale della Lusitania sino alla fondazione di Emerita Augusta (Mérida). Della città antica rimangono scarsissimi resti nel castello di São Jorge. Nel 457 L. (che già dal 357 era sede episcopale) fu conquistata dagli svevi, poco dopo dai visigoti e nel 711 dagli arabi. Di questi rimase possesso, salvo brevi interruzioni, fino a che Alfonso Henriques, primo re di Portogallo, nel 1147 riuscì a occuparla, aiutato da truppe crociate spintesi all’estuario del Tago. Nel 1256, Olissibona o Lisabona, per decisione di Alfonso III, che aveva deposto il fratello Sancio II, divenne capitale del Paese; fu sede universitaria dal 1288 a opera di re Dionigi. Dal 15° al 16° sec. fu il più grande centro commerciale europeo, attivissimo porto per le navi provenienti dalle Indie e dal Brasile. Nel 1506 fu teatro del massacro della popolazione ebraica e nel 1640 dell’insurrezione contro il dominio dei re spagnoli, cui fu vittoriosamente contrapposto il duca di Braganza Giovanni IV. La città fu colpita da terremoti nel 1531, nel 1551, nel 1595 e nel 1755; da quest’ultima sciagura (che provocò 40.000 vittime) risorse, per impulso del ministro marchese di Pombal, ancora più grandiosa. Nel 1820 vi scoppiò la rivoluzione costituzionale; dopo lunghe vicissitudini nel 1833 fu conquistata dai liberali. Nel 1910 fu ancora teatro della rivoluzione che condusse alla proclamazione della Repubblica.