Lisetta voi de la vergogna storre
. È il sonetto (Rime CXVIII) col quale messer Aldobrandino Mezzabati da Padova volle dire la sua a proposito del sonetto di D. Per quella via che la bellezza corre (v.) del quale sono riprese le rime e il loro ordine.
Si trova nei due manoscritti affini Marciano IX it. 191 e Ambrosiano 0.63 sup. insieme col sonetto di D., che per conto suo ha più vasta e varia tradizione manoscritta, e fu pubblicato dal Barbi nel 1898 in un opuscolo per nozze, e poi nuovamente nel 1920 (" Studi d. " I). Nell'edizione del '21 questo sonetto, preceduto da quello di D., occupa l'ultimo posto del Libro VII, con implicita indicazione cronologica che tutti e due i sonetti sarebbero da assegnare a tempo molto inoltrato dell'esilio di D.; veramente il Barbi aveva pensato in un primo tempo (1898) che Lisetta fosse da identificare con la Donna gentile della Vita Nuova, e che il Mezzabati componesse il suo sonetto in quell'anno (maggio 1291-maggio 1292) in cui fu capitano del popolo a Firenze. Ma nel suo studio del 1920 gli parve che il sonetto di D. e quello del Mezzabati potessero avere relazione con una Lisetta o Isabetta di cui è traccia in una corrispondenza poetica fra D. e Giovanni Quirini, che non poté avvenire (se è autentica) che negli ultimi anni della vita di Dante. Pur riconoscendo in quel suo studio che non c'erano elementi sicuri per risolvere la questione, il Barbi volle manifestare la sua propensione collocando i due sonetti nel posto che hanno nell'edizione del '21. La critica più recente è decisamente orientata per la collocazione cronologica al tempo della Vita Nuova, e precisamente in quell'anno in cui il Mezzabati fu capitano del popolo a Firenze.
Nel suo sonetto, di faticosa fattura e non privo d'incertezze testuali, il Mezzabati prende le difese di Lisetta, che nel sonetto di D. era rappresentata dipinta di vergogna per il brusco congedo ricevuto, incoraggiandola a insistere nel suo intento di far valere i diritti della sua bellezza per farsi amare.
Bibl. - M. Barbi, Due noterelle dantesche, Firenze 1898; ID., La questione di Lisetta, in " Studi d. " I (1920) 5-63; I. Del Lungo, Lisetta, in " Rassegna Contemporanea " V (1912); Contini, Rime 213; D.A., Le Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 222; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford 1967, II 158; Barbi-Pernicone, Rime 658-659. Per altra bibliografia v. il sonetto Per Quella Via.