LISHT
Località egiziana, sulla riva sinistra del Nilo, 20 km circa a S di Memfi. Si trova qui la necropoli regia dei due primi faraoni della XII dinastia Amenemhēt I e Sesostris I (circa 2000-1936 a. C.).
Le due piramidi dei sovrani sono costruite con tecnica assai simile, e cioè sono intersecate da muraglioni che formano compartimenti riempiti di vario materiale di riporto, e che costituiscono una ossatura su cui si appoggiano le quattro facce costruite in calcare pregiato. Sulle facce orientali delle due piramidi si innestano i templi funerarî, assai simili ai modelli della vi dinastia. L'ispirazione memfita, del resto, è assai marcata in generale: dopo le esperienze di Menthotpe III a Deir el-Bahri (v.) il ritorno alla forma di piramide semplice rappresenta un voluto arcaismo, legato certo con l'atteggiamento politico dei primi re di questa epoca che assumono tono di successori della monarchia memfita anziché di quella tebana. Tale impressione è convalidata anche per quanto riguarda la decorazione: i numerosi frammenti con rilievi che si trovano sul posto derivano in parte da antiche costruzioni memfite il cui materiale è stato riadoperato, in parte, dal complesso delle piramidi, oggi assai degradato: non è sempre facile dividere le due serie, tanto strettamente i rilievi più recenti imitano lo stile dei più antichi. Dalla seconda piramide derivano due gruppi di statue che originariamente ornavano il tempio funerario e che raffiguravano le une Sesostris I come Osiride, le altre lo stesso re nell'acconciatura classica del sovrano memfita. Sono questi fra i più espliciti esempî della tendenza classicheggiante del tempo: in confronto alle contemporanee e simili statue provenienti dall'Alto Egitto, tutte intese a creare il nuovo stile medio-imperiale, queste riprendono il più trito stile memfita, pulito ed ordinato; e tanto programmatico che ogni statua sembra una precisa replica dell'altra. È questo il terreno su cui fiorirà la scultura medio-imperiale del Basso Egitto, appena si sia dimenticata l'uggia accademica, in contrapposto a quella più drammatica dell'Alto Egitto.
Bibl.: H. Gautier-G. Jequier, Mémoire sur les fouilles de Licht, Il Cairo 1902.