LITOTOMIA (dal gr. λίϑος "pietra" e τομή "taglio")
Con questo termine, che significa taglio delle pietre, si indicava nella vecchia chirurgia il taglio vescicale per estrarre i calcoli vescicali. L'operazione per calcoli vescicali, antica come le origini della chirurgia (era nota agl'Indiani e agli Egiziani), è legata ai fasti più brillanti della chirurgia italiana del sec. XVI (Berengario da Carpi e Mariano Santo). Nell'epoca moderna s'intende, in senso lato, per litotomia tutto quel gruppo di operazioni dirette ad asportare un calcolo in qualsiasi sezione dell'apparato urinario; e si deve distinguere una nefro-, pielo-, uretero-, cisto-, uretro-litotomia, a seconda che sede del calcolo sia il parenchima renale, la pelvi, l'uretere, la vescica, l'uretra. La tecnica varia da organo a organo e non si presta a una descrizione sintetica; scoperto l'organo sede del calcolo, lo si incide, quindi, divaricando i margini dell'incisione, s'asporta il calcolo con apposite pinze. La ferita si sutura, o si lascia aperta e fognata, a seconda della sede anatomica e soprattutto secondo il grado d'infezione esistente (v. calcolosi).