Lo meo servente core
. Stanza isolata di canzone (Rime XLIX), con piedi e sirma, concatenatio e combinatio, su schema 8 + 6, aBbC, aBbC: Cddd³ cee.
È la pulcella nuda, che attende di essere rivestita di note, inviata da D. all'amico Lippo col sonetto Se Lippo amico se' tu che mi leggi (Rime XLVIII).
Fu pubblicata da T. Casini in " Giorn. stor. " II (1884) 342 (e cfr. anche Aneddoti e studi danteschi. Serie prima, Città di Castello 1895, 7-20), sull'autorità di un codice trecentesco (oggi Ital. IX 529 della Bibl. Marciana), dove segue il sonetto a Lippo. Dubbi sull'attribuzione furono sollevati dallo Zingarelli (Dante 359), perché comincia con un settenario e non con un endecasillabo, secondo la regola stabilita in VE II XII 6; ma a parte il fatto che anche qui si ammettono canzoni con settenario iniziale, pur assegnandole allo stile elegiaco, non è detto che al tempo di questo, che è dei primi componimenti, D. avesse già formulazioni di gusto così definito, e inoltre si può accettare l'ipotesi del Contini che la stanza isolata appartenesse, come il sonetto e la ballata, allo stile ‛ mediocre ', non a quello ‛ tragico '.
La lirica è, indubbiamente, di genere ‛ leggero '. È una lettera, sul tipo del breu provenzale, nella quale D. raccomanda all'amata il suo cuore servente, alludendo a un prossimo viaggio e a una dimora lontana che il desiderio di lei renderà breve; i due versi conclusivi suonano come una conclusione epistolare. Il tono e il lessico si richiamano alla scuola siciliana e, in genere, alla lirica cortese. Alla scarsa profondità di questo ‛ servizio d'amore ', che si esprime nei toni convenzionali di una mondanità raffinata e gaia, fa riscontro la ricerca essenzialmente musicale di questa stanza, nel senso di una dolcezza melodica evidente, nella fronte, nell'alternarsi ritmico dei settenari e degli endecasillabi, nella sirma, nello schema, di chiara ascendenza siculo-guittoniana: concatenatio - coppia di settenari a rima baciata - ripresa della concatenatio (che, a sua volta, riprende, con la rima interna, quella dei settenari) - combinatio finale. Questa ricerca melodica fa pensare alle prime ballate di D. (Rime LVI e LVIII), a una poesia per musica di esile grazia, con un vago tono prestilnovistico. Cfr. la voce Se Lippo amico se' tu che mi leggi.
Bibl. - Contini, Rime 24-25; Barbi-Maggini, Rime 176-178; F. Chiappelli, Ritocco alla pulcella nuda, in " Studi d. " XL (1963) 129-132; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford 1967, II 34-35 e 38-40.