LOCKROY, Edouard-Etienne-Antoine Simon, detto
Uomo politico francese, nato a Parigi il 18 luglio 1838 da Joseph-Philippe, attore e commediografo di qualche notorietà (Torino 1803-Parigi 1891); morto ivi il 22 novembre 1913. Si arruolò fra i Mille di Garibaldi. Accompagnò poi Ernesto Renan nelle sue missioni archeologiche in Siria. Rimpatriato, il L. partecipò alle campagpe giornalistiche contro il Secondo Impero scrivendo nel Figaro e nel Rappel. Nella guerra franco-prussiana si batté alla difesa di Parigi, come comandante di un battaglione; e all'indomani della capitolazione, nel febbraio del 1871, fu eletto deputato di Parigi all'Assemblea nazionale. Fu però moralmente costretto a deporre il mandato, dacché, preoccupato di trovarsi all'unisono coi suoi elettori, firmò un manifesto per le elezioni che diedero origine alla comune. Veduti poi vani i tentativi d'accordo, non volendo avere alcuna responsabilità nella lotta fratricida che si annunciava ormai inevitabile, uscì da Parigi alla metà d'aprile, per essere subito arrestato da uno squadrone dell'esercito regolare che bloccava gl'insorti. Non rientrò all'Assemblea nazionale che nel 1873, come deputato d'estrema sinistra. A mano a mano che la vittoria dei radicali si precisava, questo spirito indipendente si sentiva meno solidale con loro. Nel 1885 accettò il portafoglio del commercio da Ch.-L. de Freycinet, capo di un gabinetto di tendenze temperate. Conservò tale ufficio nel ministero presieduto da R. Goblet e divenne ministro dell'Istruzione con Ch. Floquet. Fu pertanto chiamato a collaborare attivamente alla preparazione dell'esposizione universale parigina del 1889. Ma fu specialmente dal 1895 al 1899, come ministro della Marina nei tre gabinetti presieduti da Léon Bourgeois, da H. Brisson e da Ch. Dupuy, che il patriottismo mise il L. in contrasto con la faciloneria di parecchi suoi compagni di fede d'un tempo, quali C. Pelletan.
Oltre a parecchie pubblicazioni concernenti la difesa navale della Francia, scrisse piacevoli memorie pubblicate nel 1913 a cura di J. Claretie col titolo di Au hasard de la vie. Tra esse è di particolare interesse per gl'Italiani il volume di ricordi garibaldini intitolato L'Île révoltée (Parigi 1877). Pubblicò pure gli scritti dei suoi nonni materni Jullien: Une mission en Vendée 1793 (Parigi 1892) e Journal d'une bourgeoise pendant la Révolution 1791-1793 (Parigi 1881).