LOCULO
Col termine loculus (più spesso col plurale loculi) si designava in generale un piccolo recipiente di varia forma e di vario uso, adibito alla conservazione e talora al trasporto di diversa materia. Tra i più importanti loculi ricordiamo i portamonete tascabili di legno e anche di avorio; i salvadanai, più spesso di terracotta; le cassette delle offerte in denaro esposte talora nei templi con la possibilità, a differenza dei salvadanai, di aprirle; gli scrigni per i gioielli, le scatolette da toletta soprattutto per signora, le cassette dei medicinali e dei ferri, di cui era munito il medico; le cassette coi colori per i pittori, le cartelle di scuola. Si chiamavano loculi anche le nicchie dei colombarî e quelle delle catacombe, le urne per le votazioni, gli scomparti degli scaffali di una biblioteca, le mangiatoie dei cavalli, certe piscine a scomparti, i cataletti e così via.