locusta
Mele e locuste [" cavallette "] furon le vivande / che nodriro il Batista nel diserto, Pg XXII 151: cfr. Marc. 1, 6 " Locustas et mel silvestre edebat ", e Matt. 3, 4.
Qualche commentatore antico ebbe difficoltà ad ammettere che un santo come il Battista potesse cibarsi di cavallette; così il Buti intende " radici d'erbe " e il Daniello chiarisce: " non ‛ cavallette ', come alcuni scioccamente credono, ché sarebbe errore il credere che un tanto Santo di cotal cibo si nutrisse, ma intende delle cime tenerine degli alberi, virgulti et erbe ". Al Daniello replicò il Cesari, Bellezze della D.C. (Napoli 1866), 326-327.