LODOLA o Allodola (lat. scient. Alauda arvensis arvensis L.; fr. alouette des champs; sp. alondra; ted. Feldlerche; ingl. skylark)
Uccello della famiglia Alaudidae, dell'ordine Passeracei, di piccole dimensioni (ala lunga 100-120 mm. nel maschio; 97-105 mm. nella femmina). Parti superiori di colore bruno fulvo o rossiccio con macchie grigiastre; penne della parte posteriore della cervice alquanto allungate, erettili; le parti inferiori sono biancastre lavate di fulviccio con macchie brunastre sulla gola e strie dello stesso colore sul petto e sui fianchi. Becco bruno scuro, gambe e piedi di colore giallo bruno. Non presenta dimorfismo sessuale. D'estate il piumaggio assume un tono più grigiastro, per abrasione dei margini rossicci delle penne.
La lodola nidifica in tutta Europa. È uccello migratore e sverna nell'Europa meridionale talvolta anche nella centrale. In Italia è comune, stazionaria e nidificante, ma più abbondante come uccello di passo (ottobre-novembre; marzo-aprile). Alleva la prole con insetti, vermi, ragni e consuma grani e sementi, riuscendo spesso dannosa. Le lodole vivono nei prati, nei luoghi coltivati o aridi, raramente si posano sugli alberi; s'innalzano verticalmente o descrivendo ampie spirali e raggiungono quote molto elevate, modulando un trillo dolce e allegro.
La Lodola gola gialla (Eremophila alpestris flava Gm.) compare irregolarmente e raramente in Italia; è comune invece nell'Europa settentrionale; la Lodola becco curvo [Alaemon alaudipes alaudipes (Desf.)] africana, è stata catturata rare volte nell'Italia meridionale e nelle isole; così pure la Lodola del deserto minore [Ammomanes phoenicura arenicolor (Sundev.)] e la Lodola del Dupont [Chersophilus Duponti Duponti (Vieill.)], entrambe dell'Africa settentrionale. Altre specie della famiglia Alaudidae sono la Calandra (v.), la Calandrella (v.), il Calandro (v.), la Cappellaccia (v.), la Pispola (v.) e la Tottavilla (v.).