logico
lògico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. logicus, dal gr. log✄ikós, a sua volta da lógos "discorso, ragio-namento"] [LSF] Che concerne la logica o che è conforme a essa come retto modo di ragionare. ◆ [ALG] [FAF] Connettivi l.: espressioni che si premettono a un enunciato (la negazione non) o si interpongono fra due enunciati (la congiunzione e, la disgiunzione o, il condizionale se...allora e il bicondizionale se e solo se). ◆ [ELT] Dispositivo l.: dispositivo, in partic. circuito elettronico, che effettua operazioni l. binarie (v. oltre); circuiti l. sono largamente usati nei sistemi di elaborazione e di trasmissione dei dati, con particolare rifer. agli elaboratori elettronici: v. circuiti logici. ◆ [ELT] Famiglia l.: insieme di circuiti l. (integrati) che usano lo stesso dispositivo elementare come porta l. e sono caratterizzati da identiche caratteristiche costruttive, in partic. dalla stessa densità d'integrazione (famiglia MOS, bipolare, ecc.): v. circuiti elettronici integrati: I 615 b, 621 e. ◆ [ELT] [INF] Livello l.: nell'algebra booleana dei circuiti l., ciascuno dei valori 0 e 1 che possono assumere le variabili. ◆ [ALG] [INF] Operazioni l. binarie: indicando con 0 e 1 i due valori possibili della variabile binaria, si hanno: (a) la somma l. (propr. addizione l.; detta anche, all'ingl., operazione OR, che corrisponde all'it. "o inclusivo") di due o più variabili indipendenti xi, l'operazione il cui risultato è una variabile binaria che assume il valore 0 se e solo se tutte le xi hanno valore 0; (b) il prodotto l. (operazione AND; propr. moltiplicazione l.) di due o più variabili xi l'operazione il cui risultato vale 1 se e solo se le variabili xi hanno tutte valore 1; (c) l'inversione o negazione (operazione NOT) di una variabile, come l'operazione il cui risultato dà il valore alternativo di x; per le rispettive tavole di verità e per i dispositivi che le realizzano, v. circuiti logici. ◆ [ALG] [FAF] Teorema l.: nella logica matematica, è un'espressione del linguaggio simbolico adottato che ha la proprietà di essere deducibile (mediante una sequenza finita di applicazioni delle regole di inferenza) da alcuni degli assiomi o teoremi precedenti.