LOGISTICA (XXI, p. 402)
Mentre le accresciute esigenze della lotta (guerra integrale, fronti estese, scacchieri di operazione molto ampî, nuova struttura delle forze armate) esigono l'adeguamento a nuove maggiori necessità, gli elementi che hanno maggiormente influenzato le dottrine di guerra e l'organica (enorme efficacia dell'offesa aerea, armi nucleari, telearmi) impongono la soluzione del problema logistico inquadrato nel concetto di sicurezza, ed i principî tattici della mobilità e celerità determinati dall'ambiente atomico richiedono un'alimentazione dinamica e costante.
La l., divenuta fattore determinante del successo, deve soddisfare necessità di mole considerevole, nello spazio e nel tempo, con visione unitaria; si estende a ogni risorsa o attività e s'innesta nelle predisposizioni per la difesa del Paese, interferendo sui fattori produttivi, finanziarî, dei trasporti e del coordinamento. In aderenza con i concetti d'impiego bivalenti, la moderna organizzazione dev'essere snella e agile, con adeguata capacità di previsione dei bisogni, con mezzi e mentalità idonei, improntata a flessibilità e con larga tendenza alla standardizzazione e unificazione dei materiali di uso più comune. La l. in tale quadro deve risolvere i fondamentali problemi dei trasporti e delle basi; per il primo, si sgancia dalle normali vie di comunicazione terrestri molto insidiate, e fa ampio ricorso a ponti aerei integrati da mezzi di trasporto idonei al movimento fuori strada; per le seconde ricorre a spazî sempre più ampî.
Nella concezione unitaria del problema, sono esigenza comune della l. di tutte le Forze Armate: difesa contro azioni atomiche, biologiche e chimiche, decentramento (vicino, lontano), diradamento (frazionamento degli impianti), arretramento e dispersione dei depositi e delle basi, alleggerimento delle unità garentendone l'autonomia, ripianamento delle perdite, protezione e difesa degli obiettivi logistici, organizzazione di servizî di rivelazione e controllo delle radiazioni assorbite, di soccorso, ripristino, bonifica, decontaminazione, antincendî; unicità di dottrina per gli approvvigionamenti, gli sgomberi e i trasporti.
In particolare: la l. terrestre suddivide il territorio in zona territoriale e delle operazioni, ed è ripartita per materia (ai livelli più elevati) o per funzione (a quelli meno elevati). I grandi magazzini non sono più idonei: indipendentemente dalle difese attiva e passiva si impone la dispersione, con depositi polivalenti e molteplicità di trasporti aerei e fuori strada.
La l. navale esige l'alleggerimento e la riduzione delle basi, dei magazzini e depositi e la loro dislocazione in zone protette e interrate; depositi di carburanti e munizioni distanziati e in caverna, incanalamento del combustibile, abbandono del concetto differenziatore delle basi, decentramento (nello spazio e nel tempo) delle officine di raddobbo, con l'adozione di turni di lavoro, collocando le principali in caverna; basi navali mobili, installate in luoghi segreti; rifornimenti in più punti (ciò che richiede grandi spostamenti logistici). Perciò: poche basi fisse, interne, ben difese; basi mobili composte di natanti idonei a creare rapidamente e ovunque un porto.
La l. aeronautica richiede basi disperse e mobili, con protezione parziale (e conseguente frazionamento delle unità aeree), limitandone le dimensioni e accrescendone il numero, con mezzi per il decollo e l'atterraggio limitato. Basi principali arretrate basi di appoggio avanzate, con piste corte munite di raccordi; reti di oleodotti; riserve di carburante in caverna. Perciò: decentramento nei servizî e accentramento delle più pesanti servitù tecniche in organismi molto arretrati.
In conclusione, l'aderenza della l. alla tattica impone realizzazioni dispendiose da ottenersi prevalentemente nel tempo di pace. Ma la l., strettamente connessa ad ogni atto operativo, ha le sue ferree leggi che esigono soluzioni appropriate per non essere sorpresi nelle concezioni e negli sviluppi.
Bibl.: D. Armstrong, The first commandment of logistics, in Army, luglio 1957 (Notiziario stampa dell'Esercito, n. 3, 1958); B. Montgomery, A glance from the window of the third word-wide war, Londra 1954; C. Close, La mobilité des forces terrestres, in L'Armée et la Nation, Parigi, agosto 1957; R. Piscicelli, Appunti di arte militare marittima, Civitavecchia 1953. V. anche Rivista Militare, Roma, n. 5, 1958; Panorama logistico; ibidem, n. 6, 1959; Panorama logistico 1959.