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LONIGO

di Elio MIGLIORINI - Ferdinando FORLATI - Giuseppe PAVANELLO - - Enciclopedia Italiana (1934)
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LONIGO (A. T., 24-25-26)

Elio MIGLIORINI
Ferdinando FORLATI
Giuseppe PAVANELLO

Cittadina della provincia di Vicenza, un tempo capoluogo di distretto, posta all'estremità occidentale del gruppo dei Monti Berici, 31 m. s. m. (146 alla Rocca), a dominio dell'importante strada pedemontana che unisce Vicenza a Verona. È centro agricolo importante, sede di note fiere di cavalli (marzo e luglio) e di qualche industria, servito dalla linea tramviaria Cologna-Vicenza. Da questa città dista 22 chilometri e 30 da Verona. Il comune ha una superficie di 49,4 kmq. (di cui 43,4 occupati da campi); gli abitanti erano 9880 nel 1881, 10.403 nel 1901, 12.412 nel 1921, 12.276 nel 1931; 6278 vivono a Lonigo, gli altri per la massima parte in case sparse.

Monumenti. - Si notano due torri, importanti avanzi, in parte rovinati, del castello di Lonigo. Le chiese e i palazzi sono invece quasi tutti di costruzione recente, se pure con qualche notevole pittura antica: vanno ricordati il duomo, opera moderna di stile lombardo, dovuto all'architetto Giacomo Franco di Verona; S. Cristoforo e Quirico con un bel campanile dovuto al veneziano A. Diedo; il palazzo Pisani, cinquecentesco attribuito a M. Sanmicheli e la villa Giovannelli con affreschi di Mosè Bianchi. A 4 km. da Lonigo è la villa Pisani, opera magnifica, per quanto assai rovinata, di Andrea Palladio (1566-1576). Nei dintorni la chiesa della Madonna dei Miracoli del secolo XV con interessanti e antichi ex-voto.

Storia. - La prima memoria del castello è del 997, in un diploma di Ottone III; della vita cittadina in un documento del 1046. Fu disputato fra Vicentini e Padovani. Uberto Maltraverso, fondatore dei Maltraversi di Vicenza e di Padova e anche del monastero di Praglia, lo ingrandì facendone un feudo del proprio ramo, che fu detto dei Malacappella da un feroce nipote. Nelle lotte fra guelfi e ghibellini provò l'ira degli Ezzelini, nel 1266 passò in mano degli Scaligeri che con Cangrande lo restaurarono e cinsero tutto il borgo di mura; nel 1387 in quella di Gian Galeazzo Visconti, e, finalmente, dopo la morte di lui, ai Veneziani (1404). Lonigo così si ricompose in pace e riprese la sua ascesa tranquilla, turbata solo durante la guerra veneto-viscontea e quella di Cambrai. Dopo la caduta della repubblica subì le sorti della regione.

Vedi anche
Giacomo Franco Architetto italiano (Verona 1818 - Venezia 1895), eclettico, formatosi in ambiente neoclassico seguì la corrente romantica ottocentesca; autore del neoromanico duomo di Lonigo, del monumento Da Schio nel cimitero di Verona e di molti altri edifici. Francesco Antonio Muttóni Muttóni, Francesco Antonio. - Architetto (Cima, Porlezza, 1668 - Vicenza 1747), attivo soprattutto a Vicenza. La sua opera è considerevole per l'originalità con cui vi appaiono rielaborati con spirito barocco gli spunti palladiani. Opere principali: a Vicenza, la Biblioteca Bertoliana (1703, ora Monte ... Niccolò Leoniceno Niccolò Leoniceno (o da Lonigo). - Scienziato e umanista (Lonigo, Vicenza, 1428 - Ferrara 1524); prof. di medicina a Padova, Bologna e Ferrara (dal 1464), ove ebbe alunno Paracelso. Niccolo Leoniceno è uno dei medici più celebri della sua epoca; particolarmente importante la traduzione degli Aforismi ... Berengàrio I re d'Italia e imperatore Berengàrio I re d'Italia e imperatore. - Duca e marchese del Friuli (m. Verona 924); nipote per parte di madre di Ludovico il Pio, dopo la detronizzazione di Carlo il Grosso ottenne la corona del regno d'Italia (888). Ma, sconfitto alla Trebbia (889) da Guido di Spoleto, poté conservare solo la marca ...
Vocabolario
leonicèno
leoniceno leonicèno agg. e s. m. (f. -a). – Nome letter. degli abitanti di Lonigo (lat. mediev. Leonìcum), cittadina e comune in prov. di Vicenza.
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