lontano (agg.)
Ricorre con notevole frequenza, quasi sempre nel senso proprio di " distante nello spazio ", detto di un luogo o di una persona, con valore attributivo o predicativo: Vn VII 1 convenne che [la donna] si partisse de la sopradetta cittade e andasse in paese molto lontano; liti... lontani tra loro (Pg II 33) sono la foce del Tevere e la spiaggia del Purgatorio; Beatrice, dal suo posto nella candida rosa, sì lontana / come parea, sorrise e riguardommi (Pd XXXI 91); Tre passi ci facea il fiume lontani (Pg XXVIII 70). E ancora: Vn IX 1 e 11 10, XL 2 (due volte), 7 e 9 3; Rime CIV 54, Rime dubbie VII 10; Cv I I 4, II VI 10; If IX 29, Pg XXIV 104, XXVII 111, XXIX 149, Pd II 104; Fiore LXVII 12.
Nel senso più particolare di " divergente ", in Pd X 19 se dal dritto più o men lontano / fosse 'l partire, assai sarebbe manco / e giù e sù de l'ordine mondano, cioè se il partire, il " divergere dello Zodiaco dall'equatore fosse maggiore o minore di quel che è " (Scartazzini-Vandelli), si avrebbero " manchevolezze ed imperfezioni nell'ordine universale, in terra e in cielo " (Sapegno).
Attestato anche il significato di " ampiamente esteso nello spazio ": Pg VIII 57 le lontane acque, cioè l'immensa distesa marina che si estende tra liti sì lontani (II 33, già citato).
Con valore temporale - ma si tratta molto probabilmente di un avverbio (v.) - in Pd XI 55.
Quindi, nel senso di " lungamente esteso nel tempo ", " durevole ": If II 60 0 anima cortese mantoana, / di cui la fama ancor nel mondo dura, / e durerà quanto 'l mondo lontana (ma qualche commentatore, leggendo fin che 'l mundo lontana, ovvero mentre il mondo lontana, intende l. come voce del verbo ‛ lontanare ', cioè " lontanerà ", " si prolungherà ": così, infatti, il Boccaccio, seguito da altri interpreti, per cui cfr. Petrocchi, ad l., e Introduzione 166 ss.; per la variante mondo / moto, v. MONDO; e cfr. anche Parodi, Lingua 281); Pd XV 49 Grato e lontano digiuno / ... solvuto hai, figlio, cioè un gradito e " lungo " desiderio; Fiore CLXXXI 10 La lontana dimoranza.
Documentato anche il senso figurato di " distante idealmente ", " estraneo ": Rime CVI 22 Omo da sé vertù fatto ha lontana; Cv IV XI 1 Resta... a provare come le divizie sono vili, e come disgiunte sono e lontane da nobilitade (ripetuto subito dopo, nello stesso paragrafo). E ancora: Rime CVI 84, Cv I IX 1, in un'integrazione accolta anche sia nella '21 sia dalla Simonelli; IV XXI 3, Fiore CLI 5.