lordo
Ricorre solo nella Commedia, per lo più nel senso proprio di " sporco ", " sozzo ", " sudicio ": If VI 31 quelle facce lorde / de lo demonio Cerbero (cfr. al v. 16 la barba unta e atra); VII 127 la lorda pozza, la palude Stigia fangosa e sporca; la strada lorda (IX 100) indica ancora la palude Stigia che 'l gran puzzo spira (v. 31; torbide onde al v. 64), per cui anche Filippo Argenti è lordo tutto (VIII 39). Seguito da un complemento che lo determina: XVIII 116 vidi un col capo sì di merda lordo, / che... (per il significato allegorico dell'immagine, v. A. Pézard, Du Polycraticus à la D. C., in " Romania " LXX [1948] 9-13; M. Barchiesi, Un tema classico e medievale, Padova 1963, 153-168).
Il senso figurato di " sozzo moralmente ", " peccaminoso ", è documentato in Pg VII 110 Padre e suocero son del mal di Francia [Filippo il Bello]: / sanno la vita sua viziata e lorda. v. anche LUSINGATORI.