• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

MEDICI, Lorenzino de'

di Edmondo Rho - Enciclopedia Italiana (1934)
  • Condividi

MEDICI, Lorenzino de'

Edmondo Rho

Nacque a Firenze il 23 marzo del 1514 da Pierfrancesco, appartenente a un ramo cadetto de' Medici detti i Popolani, e da Caterina Soderini, di famiglia democratica, e crebbe fra invidie e strettezze. Debole e fiacco, si sentì spregiato, nonostante il suo ingegno. Nel 1530, a Roma alla corte di Clemente VII, per farsi notare ricorre a un folle gesto: la decapitazione delle statue antiche che pure adorava. Cacciato ignominiosamente, si rifugia a Firenze presso il cugino Alessandro, e ne diventa il favorito, il devoto compagno di bagordi, mezzano e spia. Ma quanto più in basso egli scende, tanto più odia il colpevole della sua degradazione e medita la vendetta. Umanista pedante (come lo chiamava l'Aretino), si crede vindice e liberatore. E invero egli rappresenta tutta una classe di falliti politici: l'opposizione aristocratica al principato, malcontenti, spodestati, complici di ieri. Incapace di trionfare con la diplomazia, mentre i democratici rimangono chiusi in una sdegnosa protesta, questa gente non trova altra soluzione che il tirannicidio, per loro stessi esiziale: ad Alessandro succederà l'astutissimo Cosimo, e con lui il potere ducale è saldo.

Rovinato da Alessandro, che ha favorito Cosimo in una lite di eredità, L. si decide all'azione e fa doppio giuoco col duca e con i fuorusciti, attendendo la sua ora. La notte dell'Epifania del 1537, attirato Alessandro in casa propria col pretesto di un convegno amoroso, egli e il suo servitore Baccio del Tavolaccino, detto Scoronconcolo lo sgozzano: poi fuggono a Bologna. Però il delitto, sebbene perfettamente organizzato, si esaurisce in sé stesso; rimane vendetta privata, non atto politico: nessuna organizzazione, nessun accordo precedente. In seguito L. mostra più accorgimento dei fuorusciti: vorrebbe si marciasse subito su Firenze; quelli ondeggiano, tardano, e intanto Cosimo afferra il potere. La battaglia è perduta. Filippo Strozzi, battuto a Montemurlo, muore fra i tormenti: l'opposizione si sfascia; L. dalla Turchia, dove sperava trovare aiuto, passa in Francia e di qui a Venezia. Dopo un attimo di gloria, eccolo ricaduto: reietto e perseguitato gli pende sul capo la vendetta di Cosimo. Freddo burocrate, il duca affida la faccenda a Bebo e Cecchino da Bibbona, bravacci al suo servizio, complice l'ambasciatore di Spagna a Venezia. Reso imprudente per l'amore di Elena Barozzi, L. è assassinato presso il palazzo della sua dama il 26 febbraio 1548.

Lo salvò dall'oblio l'arte. La sua commedia giovanile Aridosia è costruita con abilità; ma la scaltrezza del letterato intelligente simula una vita che manca; piacciono il taglio delle scene, il dialogo, le sapienti mosse. Perché L. divenisse grande artista, bisognava che la nativa arguta bizzarria si accendesse di riflessi tragici mutandosi in paurosi enigmatici sorrisi. Ed ecco allora le pagine migliori dell'Apologia, nelle quali egli ha voluto difendersi ed esaltare l'opera sua. L'Apologia non è solamente oratoria, è poesia, poesia del bel ragionare nitido, preciso, serrato, acceso da una gioia intellettuale. Come razionalmente ideò il delitto, L. lo difese. La passione si filtra nell'alambicco di quel cervello sottilissimo. L'uccisione di Alessandro deve apparire quale una matematica necessità. Scolaro del Machiavelli e del Guicciardini, vuole sembrare realista e politico; ma non si sa dove finisca l'arte e incomincino l'abilità e il giuoco sofistico, specie nella prima parte. Nella seconda, più personale, balena spesso sotto la superficie liscia e compatta di questa prosa alabastrina, il riflesso della fiamma. La sua musa migliore è, così nell'arte come nella vita, l'ironia: essa colora di sé i quadri incisi con un profilo preciso, celliniano. E alla nettezza sobria di Benvenuto ci fa appunto pensare il suo stile: in esso l'osservazione realistica, la lucida obiettività si compongono mirabilmente nei periodi ben costruiti secondo lo stampo classico.

Ediz.: Aridosia Comedia del sig. Lorenzino de' Medici, Venezia, per M. Pagan, s. a., ritenuta ed. origin.; Opere, a cura di E. Camerini, sotto lo pseud. di C. Téoli, Milano 1862; Aridosia e Apologia, a cura di F. Ravello, Torino 1917, con introd. e note; Apologia, in G. Grevio, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, VIII, ii, Leida 1723; Apologia, in Orazioni scelte del sec. XVI, a cura di Giuseppe Lisio, Firenze 1897 (con prefazione).

Bibl.: A. Borgognoni, Lorenzo di P. Francesco de' M., Bologna 1878; ristampa in Studi di letteratura storica, Bologna 1891; F. Martini, L. d. M. e il tirannicidio nel Rinascimento, Firenze 1882; L. A. Ferrai, L. d. M. e la società cortigiana del 500, Milano 1891; P. Gauthiez, L., Parigi 1904; E. Rho, L. il tirannicida, Rovigo 1928.

Vedi anche
Mèdici Mèdici. - La più importante delle grandi famiglie fiorentine: di origini oscure, cominciò nel sec. 13º a elevarsi, dapprima economicamente con la pratica della mercatura e del cambio, poi rivestendo incarichi pubblici nel Comune. Furono guelfi neri, al tempo della divisione tra Cerchi e Donati. Si fecero ... Alessandro de' Medici primo duca di Firenze Alessandro de' Medici primo duca di Firenze. -  Ultimo discendente del ramo primogenito dei Medici, governò in modo tirannico e legando sempre più i suoi domini a Carlo V. Vita e attività. Figlio naturale (Firenze 1510 - ivi 1537) di Lorenzo duca d'Urbino, col favore dello zio Clemente VII ottenne, dopo ... Mèdici, Lorenzo de', detto il Popolano Mèdici, Lorenzo de', detto il Popolano. - Figlio (n. 1463 - m. Firenze 1503) di Pierfrancesco, del ramo che nel 1451 aveva diviso gli interessi da Cosimo il Vecchio per dedicarsi solo agli affari bancarî; con il fratello Giovanni fu tra gli avversarî di Piero di Lorenzo, che nel 1494 difatti fu cacciato ... Ippolito de' Mèdici Mèdici, Ippolito de'. - Cardinale (Urbino 1511 - Itri 1535). Figlio illegittimo di Giuliano duca di Nemours, fu educato presso lo zio papa Leone X; nel 1524 fu posto a capo del governo di Firenze, di fatto tenuto dal card. Passerini. Cacciato nel 1527, si dedicò alla carriera ecclesiastica, e divenne ...
Tag
  • FILIPPO STROZZI
  • RINASCIMENTO
  • MONTEMURLO
  • MATEMATICA
  • ALAMBICCO
Altri risultati per MEDICI, Lorenzino de'
  • Medici, Lorenzino de'
    Dizionario di Storia (2010)
    Medici, Lorenzino de’ Figlio (Firenze 1513-Venezia 1548) di Pierfrancesco, del ramo cadetto dei Medici detti i Popolani, e di Maria Soderini; chiamato con il diminutivo, perché piccolo e debole (poi, dai nemici, per le sue imprese, anche Lorenzaccio). A Roma nel 1530, alla corte di Clemente VII, decapitò ...
  • Mèdici, Lorenzino de'
    Enciclopedia on line
    Figlio di Pierfrancesco (Firenze 1513 - Venezia 1548), del ramo cadetto dei Medici detti i Popolani, e di Maria Soderini; chiamato col diminutivo, perché piccolo e debole (poi, dai nemici, per le sue imprese, anche Lorenzaccio). A Roma nel 1530, alla corte di Clemente VII, per farsi notare decapitò ...
Vocabolario
medicare
medicare v. tr. [dal lat. medicare, der. di medĭcus «medico2»] (io mèdico, tu mèdichi, ecc.). – 1. Eseguire su una parte del corpo il trattamento terapeutico locale adatto a proteggere tessuti lesionati e a favorirne la cicatrizzazione...
mèdico²
medico2 mèdico2 agg. [dal lat. medĭcus, der. del tema di mederi «curare»] (pl. m. -ci). – 1. a. Attinente alla medicina: scienza, arte m.; discipline m.; clinica m.; congresso m.; biblioteca m.; esperienza, pratica m.; cure mediche. Fisica...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali