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ACCONCIAIOCO, Lorenzo

di Mario Del Treppo - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
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ACCONCIAIOCO, Lorenzo

Mario Del Treppo

Nato a Ravello, giurisperito, consigliere e familiare del re, nel 1304 gli fu affidata un'importante causa tra la Curia regia e il signore di Malpignano (Otranto), che ad essa aveva sottratto un casale. In quel tempo l'A., che nei documenti è detto "clericus", otteneva la collazione di vari benefici ecclesiastici. Nell'anno accademico 1305-06 allo Studio di Napoli, con stipendio di 6 once, lesse il Digesto nuovo. In quello stesso anno gli venivano donate dalla Regia Corte 100 once quale sussidio per l'acquisto di un ospizio nella città di Napoli. Dispiegò la sua azione di consigliere di Carlo II in occasione della intensa attività politica svolta dal sovrano in Piemonte e conclusasi con gli accordi, cui fu presente l'A., per i quali il marchese di Saluzzo, Manfredi IV, diventava vassallo dell'Angioino. Nell'estate 1306, accompagnò Carlo II in viaggio per i suoi stati di Provenza, e la sua presenza ebbe riflesso nella grande attività legislativa del re che allora pubblicò vari statuti sull'amministrazione civile di quei domini. In quell'occasione l'A. provvide anche, esportando grano dalla Puglia, ad alleviare la carestia di quei paesi. Nel 1309 fu nominato cancelliere di Filippo d'Angiò-Acaia, principe di Taranto. Diacono della chiesa maggiore di Napoli nel 1322, era in quell'anno anche Maestro Razionale a Bari e il re gli affidava le vendite del sale della Puglia. Nel 1327 Roberto d'Angiò lo nominava Maestro Razionale della Regia Curia donandogli, per i servigi da lui resi, la somma di 200 once d'oro.

A lui vanno assai probabilmente attribuite un gruppo di glosse edite nel 1925 da E. M. Meyers, il quale però le attribuì, forse per un errore di lettura della sigla Lau. Acon., a un Landulphus, non mai altrimenti noto. Se tali glosse fossero effettivamente dell'A., questi sarebbe stato alunno di Dino del Mugello e di Martino Silimani; ma non è possibile stabilire se abbia ascoltato il loro insegnamento a Bologna o, forse, a Napoli.

Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Napoli, ms. De Lellis, Notamenta, IV, parte I, pp. 799, 889, 968-971, 974, 987, 1132; IV bis, parte III, p. 590; M. Camera, Annali delle Due Sicilie, II, Napoli 1860, p. 138; Id., Memorie storico-diplomatiche dell'antica città e ducato d'Amalfi, II, Salerno 1881, p. 385; G. M. Monti, Storia dell'Università di Napoli, L'età angioina, Napoli 1924, pp. 74, 77, 81; E. M. Meyers, Juris interpretes saeculi XIII, Neapoli 1925, pp. 247-249; G. M. Monti, La dominazione angioina in Piemonte, Torino 1930, p. 334.

Vedi anche
Regno delle Due Sicilie Stato, costituito nel dicembre 1816, che restaurò l’autorità borbonica su tutta l’Italia meridionale, riunendo i Regni di Napoli e di Sicilia (➔ Napoli). Carlo d' Angiò Angiò, Carlo d'. - Principe di Taranto e di Acaia (m. Montecatini 1315); figlio di Filippo d'Angiò e di Ithamar Comnena; seguì suo padre nella spedizione contro Uguccione della Faggiuola e cadde combattendo a Montecatini. antichità antichità Età antica, in contrapposizione all’età di mezzo (o Medioevo) e all’età moderna. In particolare, con il nome di antichita si continua convenzionalmente a indicare lo studio di alcune discipline sussidiarie della storia antica, e specialmente quello delle istituzioni pubbliche e sacrali, mentre ... Otranto Comune della prov. di Lecce (76,2 km2 con 5459 ab. nel 2008, detti Otrantini o Idruntini). È il centro abitato più orientale d’Italia, situato sull’Adriatico, all’estremità del canale omonimo e allo sbocco del breve torrente Idro. Ha un’insenatura portuale ampia, ma poco profonda, capolinea di un servizio ...
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lorènza
lorenza lorènza s. f. [dal nome di san Lorenzo]. – Altro nome della pianta nota come bugola; più spesso in funzione appositiva: erba lorenza.
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