BRAGADIN, Lorenzo
Figlio di Marco del fu Marin di Piero, la prima notizia finora reperita su di lui si riferisce alla sua spedizione, nel 1405, come ambasciatore presso il duca di Milano Gian Maria Visconti con il compito di indurlo a concludere la pace con Francesco I di Mantova. È questa la prima di una serie quasi ininterrotta di missioni diplomatiche espletate dal Bragadin. Nel 1410 si recò come ambasciatore presso il papa pisano Giovanni XXIII per negoziare una lega tra Venezia, il papa e il re d'Ungheria. Dopo aver ricoperto nel 1411 la carica di consigliere ducale, fu inviato l'anno successivo presso Pandolfo Malatesta per sollecitarne l'aiuto contro Sigismondo di Lussemburgo, re d'Ungheria, che s'apprestava a contrastare la Repubblica nel Friuli. Nel 1414 si recò a Napoli per convincere Ladislao d'Angiò ad entrare nella lega veneto-fiorentina.
La sua abilità di diplomatico venne utilizzata non soltanto per missioni all'estero, ma anche per trattare con le città della Terraferma, di recente acquistate da Venezia. Così, nello stesso 1414 il B. si recò a Padova, a Vicenza e a Verona per chiedere sussidi in denaro per la guerra contro Sigismondo: e la sua missione ebbe buon esito, riuscì infatti a raccogliere 25.000 ducati.
Ambasciatore a Ferdinando I d'Aragona e di Sicilia nel 1415, due anni dopo ricoprì la carica di avogador de Comun. Nel 1418 si recò come ambasciatore presso il pontefice Martino V e lo seguì a Pavia ed a Mantova. Consigliere ducale nel 1420, partì nel medesimo anno come provveditor in campo nella guerra del Friuli contro Sigismondo di Lussemburgo - ora re dei Romani - e Ludovico II di Teck, patriarca d'Aquileia. Il B. conquistò Spilimbergo e Valvason e il 7 giugno ricevette la dedizione di Udine a nome della Repubblica.
Nel 1422 fu uno dei due ambasciatori inviati al duca di Milano Filippo Maria Visconti. Sempre nel 1422 venne eletto duca di Candia e giunse nell'isola di Creta il 25 settembre: la sua commissione prevedeva anche una spesa complessiva di cento ducati per vari lavori da eseguire in quel palazzo ducale.
Il B. morì mentre era duca di Candia il 18 luglio del 1423 e il giorno successivo venne sepolto nella chiesa di S. Francesco di Candia.
Fonti eBibl.: Venezia, Civico Museo Correr, Cod. Cicogna 3781: G. Priuli, Pretiosi frutti del Maggior Consiglio, I, cc. 108-109; Archivio di Stato di Venezia, Consilium Rogatorum,partes. mixtae, registro 54, c. 61r; Ibid., Partes secretae, reg. 8, c. 144r; Ibid., Duca di Candia,Memoriali, reg. 34, sopraccoperta (in corso di riordinamento).