LORENZO da Pisa
Nato a Terricciuola verso il 1391, attese prima all'arte dell'orafo, poi studiò a Firenze, a Ferrara, a Bologna, fu canonico di S. Lorenzo in Firenze (già dal 1431) e della cattedrale di Pisa, lettore della Commedia nello Studio fiorentino, cameriere di Niccolò V; morì nel 1465. Dotto umanista e predicatore apprezzato, lasciò scritti d'argomento biblico, teologico, filosofico, lodati con qualche riserva dal Ficino, inediti e quasi dimenticati.
Sarebbe anche pisano, secondo alcuni studiosi, un Lorenzo, che in due manoscritti è detto da Verona e al quale è attribuito il Liber maiolichinus, la nota celebrazione dell'impresa compiuta dai Pisani nelle Baleari (1113-15). Altri però, con maggiore probabilità, ritiene che il poemetto sia di Enrico cappellano dell'arcivescovo di Pisa.
Bibl.: Sul canonico L., A. Mancini, Laurentius canonicus Pisanus, in Boll. storico pisano, I (1932), p. 33 segg.; sull'autore del Liber maiolichinus, cfr. Studi storici, II (1893), p. 261 segg. e l'edizione di G. Calisse, Roma 1904 (Fonti per la storia d'Italia).