Medici, Lorenzo di Pierfrancesco de'
Secondo cugino di Lorenzo di Cosimo e avo di Lorenzino il tirannicida, L. (Firenze 1458 circa - ivi 1503) fu uomo colto, amico e protettore di letterati e artisti (Marullo, Ficino, Michelangelo, Botticelli, ecc.), che gli dedicarono opere e tennero con lui corrispondenza epistolare.
Dietro suo invito il Botticelli illustrò la Commedia nel codice Hamilton passato poi al Kupferstichkabinett di Berlino (e qualche foglio alla Vaticana), lavoro rimasto incompiuto probabilmente per la cacciata di L. e famiglia da Firenze.
Tracce di stile dantesco si rilevano nelle frottole messe in capo alla sua Rappresentazione della Croce (circa 1493), dove introduce una rassegna dei personaggi, nonché in alcuni accenti misticheggianti della lauda Virgo madre Maria, che richiamano la preghiera di s. Bernardo alla Vergine in Pd XXXIII 1 ss.
Bibl. - Rime sacre del Magnifico L. de' M. il Vecchio, di madonna Lucrezia sua madre e d'altri della stessa famiglia, a c. di F. Cionacci, Bergamo 1760², 80-82; A. D'Ancona, Origini del teatro italiano, I, Torino 1891², 267, 381-385; G. Pieraccini, La stirpe dei M. di Cafaggiolo, I, Firenze 1924, 353-357; P.O. Kristeller, Supplementum ficinianum, ibid. II, 1937, 331-332.