Pittore e scultore (Siena 1410 - ivi 1480). Principalmente pittore e scultore, ebbe incarichi dal comune di Siena anche come architetto e ingegnere militare. Il V. introdusse nella tradizione senese modi rinascimentali fiorentini e affermò tendenze plastiche che approfondì nella scultura, attingendo all'arte donatelliana.
Si trova iscritto all'arte dei pittori in Siena nel 1428, e dal 1440 in poi abbondano documenti e opere firmate e datate. Il primo dipinto datato è un affresco (1441) nella Sala del Pellegrinaio all'Ospedale di Siena; anteriori sono a Castiglione d'Olona gli affreschi con scene della vita dei ss. Stefano e Lorenzo della collegiata e altri nella capp. di pal. Branda. Sue opere sono nell'Ospedale di S. Maria della Scala a Siena (Sacrestia vecchia - oggi sala di S. Pietro -, sacrestia, chiesa), nel battistero (affreschi) e nel Palazzo comunale e Pinacoteca di Siena. Una tavola con Madonna con Bambino e Santi (1457) è agli Uffizi, altre opere su tavola e a fresco in chiese, palazzi e nel museo di Pienza (trittico della cattedrale, 1462). Prime sculture del V. sono i SS. Pietro e Paolo in marmo per la Loggia dei Mercanti. Importanti sono le opere in bronzo: la figura tombale di M. Sozzini (Firenze, Bargello); quella di Girolamo Foscari (1464, S. Maria del Popolo a Roma); il Cristo risorto (Siena, Chiesa dell'Ospedale, 1476); il ciborio dell'altar maggiore del duomo di Siena (1472) proveniente da S. Maria della Scala; il bassorilievo con resurrezione di Cristo (1472) oggi a New York, coll. Frick. A queste sono da aggiungere figure in legno policromo. Dell'attività del V. come architetto e ingegnere militare i documenti riferiscono che fu più volte incaricato da Siena di occuparsi delle fortificazioni di Orbetello, Monte Acuto e Talamone.