GIGLI, Lorenzo
Nacque il 7 apr. 1685 a Brocco, presso Modena, da Matteo, notaio e preside della provincia del Frignano, e da Maria Maddalena Vanni. Ricevuta la prima educazione dallo zio paterno Silvestro, prete, nel 1693 fu inviato presso il seminario vescovile di Modena, dove rimase fino al 1703, compiendo il corso di studio di grammatica, umanità e retorica, e ricevendo la prima tonsura.
Nel novembre 1703 riprese lo studio della retorica presso i gesuiti e l'anno seguente il corso di filosofia presso il collegio S. Carlo. A causa dell'assedio di Modena da parte dell'esercito imperiale nella guerra di successione spagnola, fu però costretto a lasciare la città e accettò l'incarico di maestro presso la Comunità di Riolunato, dove rimase fino al 1707. Nello stesso anno fu ammesso al suddiaconato, nel 1708 promosso al diaconato e l'anno seguente al sacerdozio; il 25 maggio 1709 celebrò la sua prima messa.
Nel 1711 si trasferì a Ferrara per perfezionare lo studio della teologia morale, ma nel 1712 accettò un nuovo incarico di insegnante nel Comune di Mocogno. Solo nel 1713 decise di riprendere gli studi teologici, tornando a Ferrara. Dopo un brevissimo periodo trascorso come precettore in casa dei marchesi Fieschi, si risolse a tornare nel paese natale, spintovi tra l'altro da incipienti problemi di salute.
Nel 1716 fece ritorno a Modena per esercitare la pratica legale nello studio di C.D. Ricci e l'anno seguente accettò l'incarico di segretario del collegio S. Carlo. Dal 1720 al 1725 insegnò grammatica presso il seminario di Modena fino a che non rientrò definitivamente in patria a causa del peggioramento del suo stato di salute. A Brocco rimase fino alla morte, sopraggiunta il 4 nov. 1756.
Negli anni di insegnamento, il G. aveva raccolto diversi materiali di argomento grammaticale, tra l'altro traducendo e annotando il De institutione grammaticae del gesuita spagnolo E. Alvarez. L'opera è oggi irreperibile, ma nell'Archivio della Curia arcivescovile di Modena si trovano le Suppletive annotazioni grammaticali… alla volgata grammatica dell'Alvaro, manoscritto di 705 cc. Le Allegationes iuris et facti, in due volumi manoscritti presso la Biblioteca comunale di Mirandola, raccolgono esercitazioni e pareri legali del G., come pure lo Spicilegium legale, seu Silva legalis, nell'Archivio della Curia arcivescovile di Modena.
Fu negli anni di tranquilla vita a Brocco che il G. trovò la sua vocazione di storico locale, preparando le sue principali opere, tutte rimaste manoscritte e oggi in parte perdute. La principale fu il Vocabolario etimologico, topografico e storico dei luoghi antichi e moderni del Frignano, composto intorno al 1727, che fu una delle fonti utilizzate da G. Tiraboschi per il Dizionario topografico degli Stati Estensi e per le Memorie storiche modenesi. Il Vocabolario, tralasciata la parte etimologica, appare opera pregevole, soprattutto per il grande lavoro di scavo condotto negli archivi comunali e parrocchiali della zona: insieme con un'altra opera del G., la Cronaca del Frignano, è conservato nell'archivio privato dei conti Forni a Modena, mentre copie coeve non complete esistono nell'Archivio storico del Comune di Modena, nell'Archivio di Stato di Modena, Fondo Jacoli, e nella Biblioteca Estense, Fondo Sorbelli, ms. 1444, a testimoniare l'interesse e la circolazione della raccolta del G., di cui è ora in corso la pubblicazione a cura di A. Fontana. L'altra principale compilazione storica del G., la Raccolta degli omini insigni del Frignano, del 1726, si trova invece nella raccolta privata Pagliani a Modena, e copie sono nella Biblioteca Estense, Fondo Sorbelli, e nell'Archivio di Stato di Modena, Fondo Jacoli.
Altre opere storiche del G. sono: Delle cose antiche e moderne del Comune di Brocco nel Frignano, nell'Archivio della Curia arcivescovile di Modena; le Genealogicae arbores et cognationum familiae Gigli e Castellino Brochi, del 1722, nella biblioteca dell'Accademia Lo Scoltenna di Pievepelago. A testimoniare la serena religiosità del G. resta invece, nella Biblioteca comunale di Mirandola, la Sacra Breviarii Romani hymnodia in heroicum, vel Elegiacum carmen.
Fonti e Bibl.: Notizie autobiografiche riguardanti la formazione del G. sono nelle Memorie morali di casa Gigli nel Frignano (del 1728), conservate nella Bibl. comunale di Mirandola. Lo Scoltenna. Strenna di Pievepelago, Modena 1884; B. Ricci, Della vita e delle opere… del sacerdote L. G. cronista del Frignano…, Modena 1886; Id., Gli scritti di L. G. cronista del Frignano. Memoria letta alla R. Deputazione di storia patria delle provincie modenesi… in appendice alla Vita del Gigli…, Modena 1892; V. Santi, Prefazionealla corrispondenza fra G. Tiraboschi, L.S. Parenti e A.P. Ansaloni, in Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, s. 4, V (1894), pp. XXXII- XXXIV, 5-7, 9, 15; G. Pistoni, Il seminario metropolitano di Modena, Modena 1933, pp. 42, 184; Id., Don L. G., in Rassegna frignanese, III (1958), pp. 1-5. Al G. è dedicato un volume della Rassegna frignanese, XXV (1985-86), in particolare: A. Fontana, Terzo centenario della nascita di L. G., pp. 289-302; F. Gavioli, Alcune note storiche e poetiche tratte dalle tre opere manoscritte del sacerdote L. G., pp. 303-313.