GIUSSO, Lorenzo
Pensatore e saggista, nato a Napoli il 25 dicembre 1899, morto a Roma il 12 aprile 1957; professore per incarico nelle univ. di Cagliari, Pisa, Bologna. Temperamento irrequieto e romantico, cercò colmare il vuoto della sua sempre delusa ricerca di vivere, con le scorribande nei più varî campi della cultura, divenendo un attivo veicolo delle idee circolanti nel mondo occidentale, che egli presentava in una prosa immaginosa e suggestiva.
Il tragico scompenso fra la vita vissuta e la vita come l'aveva sognata e vagheggiata espresse nei suoi versi (Don Giovanni ammalato, Napoli 1932; Elegie del torso della saggezza mutilata, Milano 1941; Musica in piazza, Napoli 1956). Questo stesso motivo, che si accompagnava con una forte insofferenza dell'astrazione, lo portava a simpatizzare con lo storicismo relativistico e le teoriche dell'antiragione, della volontà, della forza vitale, e particolarmente con il razionalismo "vitale" e il "prospettivismo" di J. Ortega y Gasset, e a ritrovare se stesso nel conterraneo Vico, come filosofo anticartesiano, rivendicatore, accanto alla ragione, del senso e della fantasia.
Opere filosofiche principali: Idealismo e prospettivismo, Napoli 1934; Spengler e la dottrina degli universi formali, ivi 1935; W. Dilthey e la filosofia come visione della vita, ivi 1940; Filosofia e immagine cosmica, Roma 1940; La filosofia di G. B. Vico e l'età barocca, ivi 1943; L'anima e il cosmo, Roma 1947. Una raccolta parziale dei suoi saggi di critica letteraria è l'opera Il viandnnte e le statue: saggi sulla letteratura contemporanea, 1ª serie Milano 1929; 2ª serie, Roma 1942. Le opere Spagna e antispagna: saggisti e moralisti spagnoli (Mazara del Vallo 1952) e Autoritratto spagnolo (post., a cura di A. Spaini, Torino 1959) testimoniano la sua profonda conoscenza della letteratura e civiltà spagnole.
Bibl.: P. Filiasi-Carcano, Idealismo e prospettivismo, in Logos, Napoli 1940, n. 2; G. Artieri, L. G., ultimo romantico, in Nuova Antologia, 1957, n. 1878, pp. 237-44; G. Longo, Ricordo di L. G., in L'osservatore politico-letterario, 1957, n. 5, pp. 36-39; G. Toffanin, G. e Ortega, in Nuova Antologia, 1960, n. 1918, pp. 262-65.