Critico svedese (Tuna, Kalmar, 1785 - Stoccolma 1827). Studioso dell'idealismo filosofico tedesco fu tra i primi fautori del romanticismo in Svezia, sia collaborando ai periodici di quel movimento come Polyfem e Phosphoros, sia con scritti satirico-letterarî contro il classicismo (Markalls sömnlösa mätter "Le notti insonni di Markall", 1820). Si segnalò anche come storico dell'arte e della letteratura svedese (Utkast till de bildande konsternas historia "Profilo d'una storia delle arti figurative", 1817; Svenska vitterheten "Le belle lettere svedesi", 1818-19).