Ufficiale dell'esercito francese (n. Moyenvic 1791 - m. 1882) al quale è attribuito un perfezionamento delle armi da fuoco ad avancarica: sul vitone di culatta era avvitato uno stelo d'acciaio (di qui il nome di armi a stelo o a gambo, fr. à tige) lungo quanto la camera da scoppio, che funzionava da cuneo sotto la pallottola, la quale ai colpi della bacchetta si deformava e riempiva i solchi della rigatura; si evitava così d'introdurre nella canna lo stoppaccio per ottenere la tenuta ai gas di scoppio. L'invenzione di T. fu adottata dall'esercito francese per costruire la carabine mod. 1846 che equipaggiò anche gli Chasseurs d'Afrique nelle ultime fasi della guerra di Algeria.