Scrittrice (Valenciennes 1726 - Parigi 1783). Dopo un infelice matrimonio col cugino d'Épinay, amò Dupin de Francueil e poi F. M. Grimm. Famosi furono i suoi salotti, di Parigi e della Chevrette (dove ospitò per un certo tempo Rousseau), frequentati anche da Voltaire, Diderot, i d'Holbach. Della sua vita e delle sue amicizie narrò nei celebri Mémoires de madame d'Épinay (pubb. 1818). Ebbe rapporti anche con alcuni italiani dimoranti a Parigi quali Goldoni, l'abate Galiani (col quale tenne, a partire dal 1769, un'attiva corrispondenza, che costituisce una fonte di prim'ordine per la vita parigina di quegli anni), N. Piccinni. Collaborò alla Correspondance littéraire di Grimm e sotto l'influenza di Rousseau scrisse le Conversations d'Émilie (1774), trattato pedagogico premiato dall'Accademia di Francia.