FONTANES, Louis
Verseggiatore e uomo politico, nato a Niort nel 1757, morto a Patigi nel 1821. Recatosi ventenne a Parigi, vi acquistò una certa notorietà con poesie tra sentimentali e descrittive di argomento scientifico, sul gusto di quelle di J. Delille, come Le cri de mon cøur (1772), La Forêt de Navarre (1779). Nel 1783 pubblicò una mediocre traduzione in versi dell'Essay on man del Pope. Pur avendo salutato con simpatia la Rivoluzione, protestò contro i massacri del Terrore e, dopo la caduta del Robespierre, fondò col La Harpe e col De Bonald il Mercure. Gli scritti che il F. vi pubblicò attrassero su di lui l'attenzione del Bonaparte, il quale lo chiamò a presiedere il Corpo legislativo, e, divenuto imperatore, lo nominò nel 1808 rettore supremo (Grand Maître) di tutte le scuole, di cui fu il riorganizzatore. Il F. fu abile e flessibile tanto da piacere , poi anche a Luigi XVIII, che lo fece ministro di stato e membro del Consiglio privato del re. Fu tra i primi e più caldi estimatori dello Chateaubriand.
Bibl.: F. Vieillard, Notice sur M. de F., Parigi 1838; C. A. Sainte-Beuve, Portraits littéraires, II; id., Chateaubriand et son groupe littéraire sous l'Empire, II; A. Tornezy, F. Étude biographique et historique, Poitiers 1901.