MALLE, Louis
Regista di cinema francese, nato a Thumeries il 30 ottobre 1932. Segue gli studi classici dai Gesuiti a Fontainebleau, poi scienze politiche alla Sorbona. Dopo una breve sosta in televisione come regista di cortometraggi, è assistente del comandante J.-J. Cousteau per la realizzazione, durante una spedizione talassografica, di Le monde du silence (Il mondo del silenzio), 1955, un documentario di lungometraggio che firma come regista insieme con Cousteau e che ottiene la Palma d'oro al Festival di Cannes. Assistente regista, in quello stesso anno, di R. Bresson per Un condamné à mort s'est échappé (Un condannato a morte è fuggito). Con il suo primo film, Ascenseur pour l'échafaud (Ascensore per il patibolo), 1957, un "poliziesco" rivisitato con modi intellettuali, comincia a rivelare quell'eclettismo d'ispirazione e di stili che diventa, attraverso gli anni, la caratteristica principale del suo cinema: ora con risultati felicissimi, come in Zazie dans le métro (Zazie nel Metro), 1960, in Viva Maria, 1965, nei documentari Calcutta, 1969, Humain trop humain, 1972, Place de la République, 1972, in Le souffle au coeur (Soffio al cuore), 1970, e soprattutto in Lacombe Lucien (Cognome e nome: Lacombe Lucien), 1973, ora invece con qualche contraddizione sia sul piano drammatico, sia su quello del gusto (Vie privée - Vita privata, 1961; Le feu follet - Il fuoco fatuo, 1963; Le voleur - Il ladro di Parigi, 1966). Il film più recente, Black Moon (Luna nera), 1975, ha confermato l'eclettismo di M. in chiavi oniriche e psicanalitiche, con invenzioni narrative e linguistiche, anche quando oscure e discutibili, sempre particolarmente suggestive.
Bibl.: H. Chapier, Louis Malle, Parigi 1964.