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BOON, Louis Paul

di René F. Lissens - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
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BOON, Louis Paul

René F. Lissens

Romanziere, poeta e pittore belga, nato ad Aalst il 15 marzo 1912, morto a Erembodegem il 10 maggio 1979. Dopo aver seguito i corsi dell'Accademia delle Belle Arti ad Aalst, è stato operaio e pittore edile, dal 1944 giornalista.

Ha debuttato nella narrativa con il romanzo De voorstad groeit (1943, "Il sobborgo cresce"), scritto sotto l'influenza di Céline e di Dos Passos. Seguirono altre non meno aspre evocazioni proletarie, come Vergeten straat (1946, "La strada dimenticata") e Mijn kleine oorlog (1946, "La mia piccola guerra"), in cui B. apertamente professa in una lingua dinamica modellata sulla parlata popolare un odio generoso e idealistico per l'ingiustizia sociale, in pratica un utopismo sociale, e contemporaneamente un profondo pessimismo da individualista radicato: dualismo che gli ha valso la definizione di ''tenero anarchico''.

Con questa complessa ambiguità, B. si è proposto di evocare l'ascesa del socialismo nell'ultimo decennio del sec. 190 e di cercare i valori che possano metter fine alla sua decadenza in un antiromanzo costruito su due piani, il dittico monumentale, De Kapellekensbaan (1953, "La strada della cappella") e Zomer te Ter-Muren (1956, "Estate a Ter-Muren"), nel quale evoca, ambientandolo nel microcosmo di una borgata fiamminga, mezzo secolo di un socialismo che ha finito per imborghesirsi.

Scrittore accanito e facondo, B. pubblica − oltre a racconti, feuilletons, romanzi psicologici, picareschi e semiautobiografici, reportages e frammenti giornalistici − un romanzo poli-prospettico, Menuet (1955, "Minuetto"); una parabola pansessualista, De paradijsvogel (1958, "L'uccello del paradiso"); un grande romanzo documentario Pieter Daens (1971), in cui proietta nella più vasta prospettiva dell'emancipazione della classe operaia la lotta sociale e politica della democrazia cristiana nella sua città natale sullo scorcio del sec. 190. La stessa presa di posizione costituisce l'originalità di una caleidoscopica ricostruzione della rivolta dei gueux contro il potere spagnolo nei Paesi Bassi meridionali nel sec. 160, Het Geuzenboek (1979, "Il libro dei gueux"). Parallelamente B. sviluppa il tema erotico nella pornografia provocatoria e briosa (Mieke Maike's obscene jeugd, 1972, "La giovinezza oscena di Mieke Maike"), nella prosa poetica (Zomerdagdroom, 1973, "Sogno di un giorno d'estate"), in un romanzo documentario ispirato all'assassinio dell'attrice Sharon Tate (De meisjes van Jesses, 1973, "Le figlie di Jesse"), in racconti pieni di amarezza e di degradazione umana (Memoires van de Heer Daegeman, 1975, "Memorie del signor Daegeman"; Eros en de eenzame man, 1980, "Eros e l'uomo solitario"). Le ultime opere sono impregnate della medesima delusione rassegnata e dell'ossessione sessuale che hanno oscurato i giorni, gli scritti e i dipinti di B. vecchio.

Bibl.: J. Weisgerber, Formes et domaines du roman flamand, Bruxelles 1963; H. Claus, L. P. Boon, ivi 1964; L. Verhuyck, Th. Jochems, L. P. Boon, s.l. 1972; P. de Wispelaere, L. P. Boon, tedere anarchist, L'Aia 1976; G. J. van Bork, Over De Kapellekensbaan en Zomer te Ter-Muren, Amsterdam 1977; Id., G. ten Houten-Biezeveld, Over Boon, ivi 1977; H. Leus, J. Weverbergh, L. P. Boonboek, Anversa 19812; F. Vyncke, L.P. Boon, in Nationaal Biografisch Woordenboek, 9 (1981), coll. 79-88; F. J. Verdoodt, Boon-Bibliografie, Heverlee 1984.

Vedi anche
Louis-Ferdinand Céline Pseudonimo dello scrittore francese L.-F. Destouches (Courbevoie, Seine, 1894 - Meudon 1961). Laureato in medicina, esercitò a lungo la professione, anche nei sobborghi parigini, ricavando da quell'esperienza impressioni e spunti per la sua futura attività di scrittore e di polemista. Partecipò alla ... prosa Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la p. tipica dei frammentisti, in voga in Italia negli anni precedenti e durante ... lingue veicolari Le lingue usate per la comunicazione, e soprattutto per l’insegnamento e per attività tecniche e scientifiche, tra persone di lingua materna diversa. poesia Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, nell’uso corrente e tradizionale, nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini ...
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    Romanziere belga di lingua nederlandese (Aalst 1912 - ivi 1979). Sensibile alla miseria della piccola gente e ossessionato dall'assurdità dell'esistenza moderna, si è creato uno stile personale, spesso volutamente caotico. La sua lingua, d'impronta popolare, è di un crudo realismo satirico. Tra le sue ...
Vocabolario
paulo maiora canamus
paulo maiora canamus ‹pàulo ...› (lat. «cantiamo cose un poco più nobili»). – Emistichio di Virgilio (Egl. IV, 1), spesso ripetuto come invito a trattare argomenti più elevati o per manifestare l’intenzione di passarvi.
pauliano
pauliano agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
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