BOON, Louis Paul
Romanziere, poeta e pittore belga, nato ad Aalst il 15 marzo 1912, morto a Erembodegem il 10 maggio 1979. Dopo aver seguito i corsi dell'Accademia delle Belle Arti ad Aalst, è stato operaio e pittore edile, dal 1944 giornalista.
Ha debuttato nella narrativa con il romanzo De voorstad groeit (1943, "Il sobborgo cresce"), scritto sotto l'influenza di Céline e di Dos Passos. Seguirono altre non meno aspre evocazioni proletarie, come Vergeten straat (1946, "La strada dimenticata") e Mijn kleine oorlog (1946, "La mia piccola guerra"), in cui B. apertamente professa in una lingua dinamica modellata sulla parlata popolare un odio generoso e idealistico per l'ingiustizia sociale, in pratica un utopismo sociale, e contemporaneamente un profondo pessimismo da individualista radicato: dualismo che gli ha valso la definizione di ''tenero anarchico''.
Con questa complessa ambiguità, B. si è proposto di evocare l'ascesa del socialismo nell'ultimo decennio del sec. 190 e di cercare i valori che possano metter fine alla sua decadenza in un antiromanzo costruito su due piani, il dittico monumentale, De Kapellekensbaan (1953, "La strada della cappella") e Zomer te Ter-Muren (1956, "Estate a Ter-Muren"), nel quale evoca, ambientandolo nel microcosmo di una borgata fiamminga, mezzo secolo di un socialismo che ha finito per imborghesirsi.
Scrittore accanito e facondo, B. pubblica − oltre a racconti, feuilletons, romanzi psicologici, picareschi e semiautobiografici, reportages e frammenti giornalistici − un romanzo poli-prospettico, Menuet (1955, "Minuetto"); una parabola pansessualista, De paradijsvogel (1958, "L'uccello del paradiso"); un grande romanzo documentario Pieter Daens (1971), in cui proietta nella più vasta prospettiva dell'emancipazione della classe operaia la lotta sociale e politica della democrazia cristiana nella sua città natale sullo scorcio del sec. 190. La stessa presa di posizione costituisce l'originalità di una caleidoscopica ricostruzione della rivolta dei gueux contro il potere spagnolo nei Paesi Bassi meridionali nel sec. 160, Het Geuzenboek (1979, "Il libro dei gueux"). Parallelamente B. sviluppa il tema erotico nella pornografia provocatoria e briosa (Mieke Maike's obscene jeugd, 1972, "La giovinezza oscena di Mieke Maike"), nella prosa poetica (Zomerdagdroom, 1973, "Sogno di un giorno d'estate"), in un romanzo documentario ispirato all'assassinio dell'attrice Sharon Tate (De meisjes van Jesses, 1973, "Le figlie di Jesse"), in racconti pieni di amarezza e di degradazione umana (Memoires van de Heer Daegeman, 1975, "Memorie del signor Daegeman"; Eros en de eenzame man, 1980, "Eros e l'uomo solitario"). Le ultime opere sono impregnate della medesima delusione rassegnata e dell'ossessione sessuale che hanno oscurato i giorni, gli scritti e i dipinti di B. vecchio.
Bibl.: J. Weisgerber, Formes et domaines du roman flamand, Bruxelles 1963; H. Claus, L. P. Boon, ivi 1964; L. Verhuyck, Th. Jochems, L. P. Boon, s.l. 1972; P. de Wispelaere, L. P. Boon, tedere anarchist, L'Aia 1976; G. J. van Bork, Over De Kapellekensbaan en Zomer te Ter-Muren, Amsterdam 1977; Id., G. ten Houten-Biezeveld, Over Boon, ivi 1977; H. Leus, J. Weverbergh, L. P. Boonboek, Anversa 19812; F. Vyncke, L.P. Boon, in Nationaal Biografisch Woordenboek, 9 (1981), coll. 79-88; F. J. Verdoodt, Boon-Bibliografie, Heverlee 1984.