MERCIER, Louis-Sébastien
Scrittore e autore drammatico francese, nato il 6 giugno 1740 a Parigi, morto ivi il 25 aprile 1814. Spirito innovatore, aperto alle nuove ideologie, rivoluzionario soprattutto in sede letteraria, il M. è tipico rappresentante di quella sensibilità preromantica, ricca di presentimenti e avida di nuove formule. Durante la rivoluzione, ch'egli aveva vagamente presentita in un'opera assai bizzarra (L'an 2440, 1770), fu deputato, poi professore di storia; membro dell'Institut, rimase rivoluzionario anche sotto l'impero.
Dopo alcune Héroïdes (1765) si decise per la prosa; e messosi sulla via del teatro, accettò e rimeditò con maggiore arditezza le teorie drammatiche del Diderot, movendo guerra alla tragedia del Corneille e del Racine, in nome del "dramma domestico e borghese" (Du théâtre, essai sur l'art dramanque, 1773; e un'aspra critica dell'arte classica è Mon bonnet de nuit, 1784). Le sue opere s'ispirano a questi principî, assumendo tipi, soggetti e problemi della vita attuale, ora a sfondo storico e filosofico (Jean Hennuyer évêque de Lisieux, 1772; Molière, 1776; La destruction de la Ligue, 1782; Montesquieu à Marseille, 1784; Philippe II, roi d'Espagne, 1785; Timon d'Athène, 1795, ecc.), ora di ambiente popolare (soprattutto La brouette du Vinaigrier, 1775; Le campagnard, 1779; Le vieillard et ses trois filles, 1792, ecc.) con certe tendenze da naturalista e con finalità di propaganda politica e di pedagogia sociale. E, infatti, l'elemento più vivo del suo temperamento e l'interesse più continuo della sua inquieta attività di poligrafo sono rappresentati dal gusto per il pittoresco degli ambienti popolani e cittadini: Tableau de Paris (1781-1789, voll. 4), Le nouveau Paris (1797, voll. 6), Paris pendant la révolution (1800, voll. 6), dove non ha limiti il suo campo d'osservazione.
Bibl.: L. Béclard, L.-S. M., Parigi 1903; R. Doumic, L'auteur du "Tableau de Paris", in Revue des deux mondes, 1903, p. 444 segg.; L. Mis, S. M., Schiller O. Ludwig, in Euphorion, XXIX (1928) pp. 190-221.