Anarchica francese (Vroncourt la Côte, Alta Marna, 1830 - Marsiglia 1905), insegnante. Il rifiuto di prestare giuramento di fedeltà a Napoleone III le costò la possibilità di lavorare nella scuola pubblica (1852). Trasferitasi a Parigi (1856), entrò in contatto con gli ambienti del socialismo rivoluzionario che facevano capo a L. A. Blanqui; deportata in Nuova Caledonia per aver combattuto in difesa della Comune parigina, fu amnistiata nel 1880. Al suo ritorno in Francia iniziò una febbrile attività di propaganda rivoluzionaria, interrotta nel 1883 da una condanna a sei anni di reclusione per aver capeggiato nella capitale una manifestazione di disoccupati. Fu in seguito a Londra, impegnata in conferenze e dibattiti e nella raccolta di fondi per i movimenti rivoluzionarî francesi; poté rientrare in patria solo nel 1896.