low tech
Abbreviazione dell’espressione inglese low technology («bassa tecnologia»), utilizzata per indicare una tecnologia di carattere tradizionale posizionata allo stadio meno avanzato della tecnica. Si identificano come l. t. quei settori e quelle imprese che impiegano un basso livello di conoscenza tecnico-scientifica nel processo produttivo e, più in generale, che si avvalgono di un insieme di tecniche e procedimenti organizzati con modalità non strettamente innovative.
In questi settori rivestono ancora importanza le economie di scala fondate sulle tecniche specializzate della produzione di massa ad alta intensità di capitale e su un impiego di forza lavoro non altamente qualificata. I mutamenti in tale comparto sono di carattere per lo più incrementale e l’innovazione avviene in assenza dell’utilizzo di strutture e risorse dedicate alla ricerca.
Analizzando il l. t. nell’ambito dell’economia della conoscenza, si riscontra come nelle industrie a bassa intensità di ricerca e sviluppo sia presente un tipo di conoscenza pratico-operativa ufficialmente codificata, contenuta in banche dati o in documentazione tecnica nota. La classificazione OCSE dell’industria in base all’intensità tecnologica e di ricerca e sviluppo si avvale della seguente equazione: totale di R&S del settore Y = intensità diretta di R&S del settore Y + intensità indiretta di R&S del settore Y. L’intensità indiretta è legata al fatto che un’industria l. t. può essere un utilizzatore di conoscenza generata altrove. Tale tipologia di conoscenza viene applicata e riprodotta attraverso un meccanismo di learning by doing (➔ apprendimento), ossia con un impiego e una formazione empirica per tentativi ed errori, grazie a una applicazione sistematica. Per tali motivi le imprese l. t. si caratterizzano per una certa capacità di assorbire, integrare e utilizzare elementi codificati e scientificamente noti di conoscenza da diverse fonti esterne. Stabilire rapporti con altre imprese, organizzazioni e istituzioni, più in generale con sistemi di conoscenza e infrastrutture tecnologiche, è pertanto tipico delle aziende l. t. in quanto, non possedendo sistemi di ricerca e sviluppo interni, si avvalgono di collaborazioni esterne che le aiutano a superare i limiti delle proprie risorse, a sviluppare nuova produzione, a ottimizzare i costi o più in generale il sistema produttivo. La classificazione l. t. riguarda: fabbricazione della carta, del cartone e dei prodotti di carta; stampa ed editoria; industrie tessili e dell’abbigliamento; industrie conciarie; fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari; prodotti alimentari, bevande e tabacco; legno, prodotti in legno e sughero.