LUBBOCK, John, barone di Avebury
Studioso inglese, nato a Londra il 30 aprile 1834, morto a Ramsgate il 28 maggio 1913. Si rese largamente noto come banchiere, naturalista, letterato e archeologo. Fu contemporaneamente presidente del Royal Anthropological Institute e della Entomological Society; un aspetto notevole della sua vita fu il contributo che, per mezzo di consigli e d'incoraggiamenti ad altri, egli apportò indirettamente al progresso della scienza. Ebbe molta importanza nella vita parlamentare inglese, come unionista, e nel 1900 fu creato pari d'Inghilterra.
Nella sua attività pubblica si acquistò benemerenze per l'utilizzazione degli spazî liberi nelle città, per l'istituzione del riposo festivo a favore degli operai, promovendo la formazione di pubbliche biblioteche e molti altri miglioramenti sociali e istituzioni educative. Nel campo finanziario fu non solo capo d'una grande banca privata, ma membro di molte commissioni governative. Come letterato, scrisse con grande fluidità saggi che ebbero molta diffusione. L'attività più importante del L. si svolse probabilmente nei campi dell'archeologia e dell'antropologia. Amico di Th. Huxley e di C. Darwin, il L. fu uno dei primi a comprendere che lo studio dell'uomo primitivo mirava a compiere una sintesi storica. Questa sintesi egli abbozzò nel suo libro Prehistoric Times (1ª ed., 1865; 8ª ed., 1913). Utilizzò molto abilmente l'idea che lo studio dei popoli moderni d'organizzazione inferiore potesse servir di chiave alla soluzione di problemi connessi con l'uomo primitivo, e l'influsso ch'egli esercitò è dimostrato dal fatto che i termini "paleolitico" e "neolitico" furono introdotti da lui. Il L. cercò di dare sistemazione organica alle deduzioni riguardanti utensili, costumi, organizzazione sociale, caratteristiche fisiche e distribuzioni geografiche d'ogni genere.
Si occupò assiduamente di zoologia, dedicandosi particolarmente allo studio dello sviluppo e dell'anatomia degl'Invertebrati, e specialmente degl'Insetti. Gli valsero rinomanza soprattutto alcune belle ricerche sulla fisiologia del sistema nervoso e degli organi di senso, e sulla "psicologia" degl'insetti sociali (formiche, vespe, api), esposte in alcune opere che ebbero molta fortuna anche all'estero. Darwinista convinto e scrittore facile e garbato, fu uno dei migliori divulgatori della biologia e della paleontologia. Fu presidente del IV Congresso internazionale di zoologia di Cambridge (1898). Fra le sue opere principali ricorderemo ancora On the British wild flowers in their relation to Insects (Londra 1875); Ants, bees, wasps (Londra 1882-89); On the senses, instincts and intelligence of animals (Londra 1888).
Bibl.: H. G. Hutchinson, Life of Sir J. L., Lord A., Londra 1914.