Scrittore siculo-albanese (Piana dei Greci 1567 circa - ivi 1619); dopo gli studî a Roma e l'ordinazione sacerdotale (1591 o 1592), fu (almeno dal 1601) parroco a Piana dei Greci. Pubblicò (Roma 1592) una versione nella lingua parlata a Piana dei Greci della Doctrina christiana del gesuita spagnolo Jaime Ledesma (tradotta in italiano fin dal 1571), che è il più antico documento letterario degli italo-albanesi. Il probabile autografo, in cui la versione di M. è intercalata al testo italiano dell'opera di Ledesma, è contenuto nel ms. Barb. lat. 3454 (riprodotto, trascritto e commentato da M. Sciambra "Studi e testi", n. 240, 1964).