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LUCERNA

di P. Castellani - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1997)
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LUCERNA

P. Castellani

(ted. Luzern; Luceria, Luciaria nei docc. medievali)

Città della Svizzera centrale, capoluogo dell'omonimo cantone, L. sorge all'estremità occidentale del lago dei Quattro Cantoni, sulle due sponde del fiume Reuss, racchiusa entro un emiciclo di montagne.In un diploma di Lotario I, che nel luglio 840 confermò una concessione di re Pipino il Breve risalente alla metà del sec. 8°, della quale si sono perdute ulteriori tracce, è la prima menzione di un monasterium Luciaria, nucleo originario dell'abbazia di St. Leodegar und Mauritius im Hof, che, situata sul colle settentrionale del lago e dipendente dal monastero di Murbach in Alsazia, agì come centro propulsore per lo sviluppo della città. Questa, esistente come villaggio di pescatori dipendente dall'insediamento religioso, venne ufficialmente fondata nel 1178 da Konrad von Eschenbach, abate di Murbach, e da suo fratello Ulrich, prevosto del monastero di L. (Die Kunstdenkmäler, 1953-1954, I, p. 3). Il borgo conobbe poi un particolare sviluppo a partire dal 1230, quando, con l'apertura del passo del San Gottardo, venne a trovarsi sulla strada più frequentata per gli scambi commerciali tra Italia e Germania. Dopo le lotte contro gli abati feudatari del monastero e contro la dinastia degli Asburgo che a essi si era sostituita, L., alleatasi nel 1332 con i cantoni di Uri, Schwyz e Unterwalden, ottenne l'indipendenza nel 1386, dopo la battaglia di Sempach.Lo sviluppo della città risulta fortemente condizionato dal corso del fiume Reuss, che divide l'attuale L. in due parti distinte. Sulla riva destra, fin dalla fondazione del monastero di St. Leodegar und Mauritius im Hof, si sviluppò la città vecchia, dove era ubicata la principale piazza del mercato, detta nel 1314 forum (Die Kunstdenkmäler, 1953-1954, I, p. 25), in chiara dipendenza dal polo di attrazione costituito dal cenobio stesso; solo più tardi nuovi sobborghi insediativi presero a svilupparsi sulla riva sinistra, nella città nuova. Entrambi i nuclei sono racchiusi entro due circuiti murari concentrici; quello più interno, e quindi più antico, la cui esistenza è attestata indirettamente nel 1226 e nel 1238 (Die Kunstdenkmäler, 1953-1954, I, p. 35), doveva essere già ben sviluppato al momento della costruzione della chiesa dei Francescani, intorno alla metà del sec. 13°, per essere poi ampliato nel corso dello stesso secolo e del successivo. Il Wasserturm, costruito entro il corso del fiume, faceva parte della cinta muraria interna della città nuova; la torre, ottagonale e realizzata in conci piuttosto irregolari con alcune bozze emergenti e cantonali in arenaria, sarebbe stata costruita intorno al 1300, durante il periodo del dominio degli Asburgo sulla città. Della cerchia esterna, realizzata a partire dal 1400 ca., resta ben conservato un ampio tratto (km. 1 ca.) lungo la collina del Musseg, scandito da nove torri.In stretta connessione con le cinte murarie erano i ponti che attraversavano il fiume; il più antico sembra essere stato la Reussbrücke, attestato già nel 1168 (Die Kunstdenkmäler, 1953-1954, I, p. 76), mentre alla Kapellbrücke spettava il primato del più antico ponte ligneo coperto conservato in Svizzera, prima della sua distruzione a causa di un incendio nell'agosto del 1993 (oggi il ponte è stato ricostruito). La sua costruzione dovrebbe essere collegata a quella del Wasserturm e cadere dunque entro la prima metà del 14° secolo. Il ponte (lunghezza m. 202, larghezza m. 13) aveva un piano di calpestio sorretto dai pali di fondazione, che si elevava sul pelo dell'acqua soltanto per m. 2,50, ed era coperto da una struttura a doppia capriata in legno. Come per gli altri ponti lignei coperti di L., i timpani delle campate erano decorati con pannelli dipinti con storie sacre e della città, in questo caso realizzate da Heinrich Wegemann agli inizi del 17° secolo. La Spreuerbrücke ('ponte della pula', dalla sua prossimità con il mulino della città e con la zona da cui venivano gettati nel fiume i residui della macinazione del grano) risulta invece collegabile alle fortificazioni esterne quattrocentesche e possiede una configurazione molto simile a quella della Kapellbrücke.Per quanto concerne le costruzioni religiose, nulla rimane della struttura medievale della chiesa abbaziale di St. Leodegar und Mauritius im Hof, più tardi divenuta cattedrale della città, distrutta da un incendio nel 1633; un ricordo delle sue forme romaniche rimane nella coppia di torri in facciata, realizzata comunque intorno alla metà del 16° secolo. Il tesoro della cattedrale conserva un calice borgognone del principio del sec. 13°, con coppa decorata da medaglioni applicati con i simboli degli evangelisti, piede e fusto, lavorato in filigrana d'oro, del secolo successivo.La più antica chiesa all'interno delle mura è la Peterskapelle - testimoniata nel 1178 e della cui struttura originaria sono emersi soltanto scarsi lacerti da scavi effettuati nel 1908 (Die Kunstdenkmäler, 1953-1954, I, p. 208) -, che conserva un crocifisso ligneo policromo della metà del sec. 14°, restaurato nel 1942.Al 1270 ca. dovrebbe risalire l'inizio della costruzione della chiesa dei Francescani, dedicata alla Vergine, contrariamente a una tradizione locale che vorrebbe avvenuto l'insediamento minorita a L. ancora vivo Francesco (Fisher, 1982, p. 307). La chiesa, interamente rivestita da decorazioni barocche, presenta una struttura a tre navate divise da arcate a sesto acuto e aperte da finestre trilobate, con coro piuttosto allungato diviso in quattro campate coperte da volte, quadripartite le prime tre ed esapartita l'ultima, a terminazione poligonale, a tre lati, scandito da contrafforti esterni; questa struttura la rende confrontabile con numerose altre chiese minorite tedesche, come, per es., quelle di Limburg an der Lahn, Königsfelden ed Esslingen nella Germania meridionale.Tra i numerosi manoscritti miniati medievali provenienti dall'abbazia cistercense di St. Urban, si ricordano un codice con le Vitae sanctorum, del terzo quarto del sec. 12° (Obergericht des Kantons Luzern, Bibl., PMsc 36), tre antifonari, datati tra la fine del sec. 12° e gli inizi del 13° (Obergericht des Kantons Luzern, Bibl., PMsc 15/fol.-17/fol.), un breviario con salterio, Breviarium Ordinis Cisterciensis, dell'ultimo quarto del sec. 13° (Obergericht des Kantons Luzern, Bibl., PMsc 4), con ventisette iniziali miniate in blu e rosso, tondi con figure su fondo oro e bordi abitati da guizzanti animali fantastici e reali, e infine un antifonario degli inizi del sec. 14° (Obergericht des Kantons Luzern, Bibl., PMsc 18/fol.), con iniziali i cui spazi interni sono riempiti da geometriche decorazioni astrattizzanti (Schöne Miniaturen, 1941, pp. 3-29, figg. 1-22).Numerosi oggetti di epoca medievale sono raccolti a L. nella Coll. Kofler-Truniger, che comprende avori bizantini datati tra i secc. 6° e 12°, una cospicua serie di avori francesi, che vanno dalla seconda metà del sec. 13° a tutto il successivo, reliquiari e oggetti smaltati di produzione limosina, tra i quali spicca un reliquiario a capanna della fine del sec. 12°, con la Maiestas Christi, gli evangelisti sotto arcate, i Ss. Pietro e Paolo e una decorazione geometrica sul retro (Mittelalterliche Kunst, 1965, pp. 77-78, 161-163).

Bibl.:

Fonti. - Die Urkunden Lothars I. und Lothars II., a cura di T. Schieffer, in MGH. Dipl. Kar., III, 1966, pp. 134-136, nr. 45.

Letteratura critica. - Schöne Miniaturen aus Handschriften der Kantonsbibliothek Luzern, a cura di J. Schmid (Schöne Miniaturen aus Handschriften in Schweizerischen Bibliotheken, 1), Luzern 1941; Die Kunstdenkmäler des Kantons Luzern, I-II, Die Stadt Luzern, a cura di A. Reinle (Die Kunstdenkmäler der Schweiz, 30-31), Basel 1953-1954; P. Felder, Die Hofkirche St. Leodegar und St. Mauritius in Luzern (Basler Studien zur Kunstgeschichte, 17), Basel 1958; Mittelalterliche Kunst der Sammlung Kofler-Truniger. Luzern, Aachener Kunstblätter 31, 1965; H. Schnyder, Die Gründung des Klosters Luzern. Adel und Kirche Südalamanniens im 8. Jahrhundert (Historische Schriften der Universität Freiburg Schweiz, 5), 2 voll., Freiburg 1978; R. Fisher, Der Franziskanerorden im Gebiet der heutigen Schweiz während des Mittelalters, in 800 Jahre Franz von Assisi, cat. (Krems-Stein 1982), Wien 1982, pp. 307-311; F. Glauser, C. Hegglin, Kloster und Pfarrei zu Franziskanern in Luzern: Geschichte des Konvents (vor 1260 bis 1838) und der Pfarrei (seit 1845), Baugeschichte der Kirche (Luzern Historische Veröffentlichungen, 24), Luzern-Stuttgart 1989.P. Castellani

Vedi anche
Svizzera Svizzera (ted. Schweiz; fr. Suisse; romancio Svizra) Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria e il Liechtenstein, a S con l’Italia e a O e ... Zug Cittadina della Svizzera centrale (25.778 ab. nel 2009), capitale del cantone omonimo, posta a 425 m s.l.m., sulla sponda nord-orientale del lago omonimo. Mercato di prodotti agricoli e centro di attività finanziarie, la cittadina è inoltre sede di distillerie di liquori, industrie elettrotecniche e ... canottaggio Sport nautico consistente nella disputa di gare di velocità fra imbarcazioni molto leggere, condotte da singoli atleti o da equipaggi, sulla classica distanza olimpica di 2000 m, in bacini artificiali o in canali, laghi e fiumi appositamente adattati, detti campi di regata.  ● Le imbarcazioni da canottaggio, ... Claudio Abbado Abbado, Claudio. - Direttore d'orchestra italiano (Milano 1933 - Bologna 2014), figlio di Michelangelo. Tra i direttori di maggior rilievo a livello internazionale, è stato insignito di onorificenze e riconoscimenti in tutto il mondo (in Italia, dal 1984, cavaliere di Gran Croce). Dopo gli studi al Conservatorio ...
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Vocabolario
lucèrna
lucerna lucèrna s. f. [lat. lucĕrna (forse der. di lūx «luce»)]. – 1. Lampada a combustibile liquido, soprattutto a olio (minerale o vegetale), costituita da un recipiente di terracotta o metallo, a forma di cuore o di barca, con uno o...
lucernière
lucerniere lucernière s. m. [der. di lucerna], ant. – Arnese di legno, di forma simile a un candeliere, provvisto nel fusto di una serie di buchi per potervi infilare il manico della lucerna a mano all’altezza voluta. Fig., servire di l....
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