BLAGA, Lucian
Poeta e filosoio romeno, nato a Lancrăm (Sibiu) in Transilvania nel 1895. La sua poesia (Poemele luminii, Sibiu 1919; In marea trecere, Cluj 1924), ispirata in parte a quella espressionista tedesca, consiste soprattutto in contemplazioni astratte senza ritmo né rima, ricche però di immagini nuove e ardite che suggeriscono stati d'animo estremamente raffinati, ma non sempre espressi in modo da poter esser comunicati al lettore. Anche nei suoi saggi filosofici (La filosofia dello stile; Il fenomeno originario; Lo spazio mioritico; ecc.), riesce tutt'altro che chiaro. È anche autore drammatico (Zamolxe, mister păgân, Cluj 1921; Tulburarea apelor, ivi 1923; Cruciada copiilor; Mester Manole, in collaborazione con Adrian Maniu). Tutta la sua produzione è improntata a un cerebralismo eccessivo e a un misticismo fluttuante e vaporoso che rifugge, forse intenzionalmente, da ogni precisione di linee e perciò dà l'impressione di una intuizione non espressa e quindi informe se pur suggestiva.
Bibl.: O. Densusianu, in Viaţa Noua, XV (1919), 1-4; XVII (1920), 1-2; E. Lo Vinescu, Critice, VII (1922), IX (1924); N. Davidescu, Aspecte Şi directij literature, Bucarest, "Cultura Naţională", 1924, II; E. Lovinescu, Ist. Literat. Române Moderne, III, Evoluţia poeziei lirice, ivi 1927, pp. 378 segg.