Anceschi, Luciano
Luciano Critico letterario e studioso italiano di estetica (Milano 1911 - Bologna 1995). Formatosi alla scuola di A. Banfi, fu uno dei più acuti interpreti delle poetiche dalle quali si sviluppò la letteratura italiana più innovatrice dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento. Prof. universitario dal 1963, insegnò estetica nell’univ. di Bologna. Con Il Verri, la rivista da lui fondata e diretta dal 1957, ha inoltre testimoniato l’evoluzione delle avanguardie letterarie in un quadro complesso e aperto a soluzioni teoriche anche in contrasto con le sue personali posizioni critiche. Tra le opere: Autonomia ed eteronomia dell’arte, 1936; Saggi di poetica e di poesia, 1942; Idea della lirica, 1945; Poetica americana e altri studi contemporanei di poetica, 1953; Del Barocco ed altre prove, 1953; Barocco e Novecento, 1960; Le poetiche del Novecento in Italia, 1962 (nuova ed. 1990); Le poetiche del Barocco, 1963; Fenomenologia della critica, 1966; Il modello della poesia, 1966; Le istituzioni della poesia, 1968; Da Bacone a Kant. Saggi di estetica, 1972; Da Ungaretti a D’Annunzio, 1976. Ha anche curato alcune importanti antologie (tra queste: Lirici nuovi, 1943). Direttore dal 1973 della collana La tradizione del nuovo e della rivista Studi di estetica, ha successivamente pubblicato: Il caos, il metodo: primi lineamenti di una nuova estetica fenomenologica (1981); L’idea del barocco: studi su un problema estetico (1984); Che cosa è la poesia? (1986); Gli specchi della poesia: riflessioni, poesia, critica (1989). Da ricordare anche i volumi che riuniscono scritti sparsi: Interventi per il «Verri», 1956-1987 (a cura di L. Vetri, 1988); Decisione della forma: esercizi critici e della memoria sulla pittura e sulle arti (a cura di A. Serra e F. Bollino, 1993); Autonomia non è indifferenza: scritti dal 1929 al 1963 (a cura di L. Cesari, 1997).