ARMANNI, Luciano
Patologo, nato a Napoli il 7 marzo 1839, e morto ivi il 15 marzo 1903. Laureatosi in medicina nel 1861, si dedicò specialmente allo studio dell'anatomia patologica e all'igiene. Nel 1867 frequentò l'Istituto anatomopatologico di Berlino, allora diretto da R. Virchow, e nel 1868 fu incaricato dell'insegnamento dell'istologia patologica nell'università di Napoli, di cui occupò come titolare la cattedra dal 1887 sino alla morte. Nel 1872 confermò la contagiosità della sostanza caseosa del tubercolo, gia dimostrata dal Villemin fin dal 1865, provocando la tubercolosi generalizzata nella cavia mediante la trafittura della cornea con ago intriso del surricordato materiale. Scoperse l'agente patogeno del barbone dei bufali nel 1886-87, lavorando insieme col professore Oreste, e ne trasse profitto per alcune ricerche sulla vaccinazione profilattica contro questa infezione. Pubblicò pregiate memorie sulla sifilide epatica e sulle alterazioni del fegato nel fosforismo cronico, come anche riviste sintetiche sul sarcoma e sul carcinoma.
Opere: Studî e ricercle sul barbone bufalino: attenuazione del virus e sua conversione in vaccino, Napoli 1887; Contribuzione alla anatomia patologica della sifilide del fegato, in Atti della R. Accad. med.-chir., Napoli 1878.