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MANARA, Luciano

di Antonio Monti - Enciclopedia Italiana (1934)
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MANARA, Luciano

Antonio Monti

Patriota e soldato, nato in Antegnate il 25 marzo 1825. Dopo gli studî liceali, quando assistette alle lezioni della scuola di marina di Venezia, e dopo alcuni viaggi in Germania e in Francia, e altri anche in Italia, il M. rivelò un interesse assai spiccato per la cultura militare. Prima del 1848 deve avere esercitato su lui un' influenza profonda la dimestichezza con Carlo Cattaneo, le cui qualità di pensatore e di patriota del tutto schivo dalle cospirazioni settarie devono avere contribuito a tenerlo lontano dai tentativi mazziniani e, in genere, dalle società segrete. Durante le Cinque Giornate di Milano il M. si rivelò a sé stesso e agli amici, specialmente ai due fratelli Dandolo, a Emilio Morosini, a M. Camperio, ad altri giovani dell'aristocrazia e dell'alta borghesia lombarda, che lo praticavano e che riconobbero per istinto in lui il loro capo. Diresse la costruzione d'innumerevoli barricate e il 22 marzo si coprì veramente di gloria nell'espugnazione di Porta Tosa, dove compì un atto di grande significato, aprendo la Porta ai contadini, che egli frammischiò ai combattenti della città. Il giorno 24, costituita specialmente con i contadini una colonna di volontarî, chiamata poi battaglione Manara, mosse da Milano verso Treviglio per fortificare i villaggi, appoggiarsi ai corsi d'acqua e molestare il nemico in ritirata. Si portò così, a piccole tappe, a Brescia e sul lago di Garda, poi nel Trentino, segnalandosi a Caffaro, a Montesuello, a Idro, ecc. Chiusa la campagna del 1848 con la sconfitta di Custoza e col ritomo degli Austriaci in Lombardia, il M. passò col suo battaglione in Piemonte e partecipò alla guerra del 1849, spiegando gran valore nella difesa della posizione La Cava, il 20 marzo, dove con i soli suoi uomini ebbe a contrastare il passaggio del nemico in quel punto delicato. Dopo Novara, non depose le armi, ma anzi, giurata fedeltà al nuovo re Vittorio Emanuele il 27 marzo in Alessandria, si mise agli ordini del Ministero della guerra sperando di poter prendere parte a nuovi fatti d'arme in pro' dell'indipendenza; ma i tempi imponevano piuttosto la ricostituzione finanziaria e morale del paese, che non la guerra. Allora il M. accettò con entusiasmo di passare coi resti del suo battaglione al servizio della repubblica romana. Durante l'epica difesa di Roma, fu promosso tenente colonnello e l'originario nucleo del suo battaglione venne riorganizzato nel reggimento Bersaglieri lombardi; Garibaldi lo volle poi suo capo di Stato Maggiore. Il lungo e snervante assedio di Roma per parte delle truppe francesi non fiaccò la fibra del M.; lo uccise un colpo di fucile nemico nella notte dal 29 al 30 giugno, a Villa Spada.

Bibl.: G. Capasso, Dandolo, Morosini M. e il primo battaglione dei bersaglieri lombardi nel 1848-49, Milano 1914; Biografia di L. M., in Almanacco di Giano, I: Inaug. ad Antegnate del monum. a L. M., Milano 1873; G. Robecchi, Commem. di L. M., Milano 1894; E. Viarana, L. M., Milano 1932. Cfr. l'archivio dei fratelli Dandolo e del M. nel Museo del Risorg., Milano, nonché le carte Manara raccolte presso lo stesso Museo da Luigi Torelli.

Vedi anche
Ugo Bassi Patriota (Cento 1801 - Bologna 1849); barnabita, dal 1822 al 1828 insegnò retorica a Napoli e successivamente si diede alla predicazione, finché nel 1848 seguì come cappellano le truppe pontificie del gen. Durando. Ferito tre volte a Treviso, si segnalò poi alla difesa di Venezia e a quella di Roma, ... Emilio Dàndolo Dàndolo, Emilio. - Patriota (Varese 1830 - Milano 1859), figlio di Tullio. Col fratello Enrico partecipò alle Cinque giornate di Milano e alle eroiche vicende del battaglione dei bersaglieri di L. Manara fino alla difesa di Roma, dove fu ferito a Villa Spada il 30 giugno 1849. Pubblicò nel 1849 a Torino ... Michele Napoleone Allemandi Militare piemontese (Ivrea 1807 - Basilea 1858); esule col padre dopo i moti del 1821, partecipò al tentativo mazziniano d'invasione della Savoia (1834), combatté in Spagna, nel Belgio e in Svizzera (guerra del Sonderbund) e, al comando dei "Volontarî lombardi" (1848), nelle Giudicarie e sul Garda; ma ... Antonio Arcióni Arcióni, Antonio. - Capo di volontarî (Corzoneso, Bellinzona, 1810 - Dongio, Bellinzona, 1859); dopo aver combattuto contro i carlisti in Spagna e nel 1847 contro i cantoni del Sonderbund in Svizzera, partecipò nel Trentino alla lotta contro gli Austriaci (1848). Prese parte alla difesa della Repubblica ...
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Vocabolario
manara
manara s. f. – Variante region. di mannaia o mannara. ◆ Analogam. gli alterati manarétta, manarina e manarino m.
lùcere
lucere lùcere v. intr. [lat. lūcēre, der. di lux lucis «luce»], ant. e poet. – Mandar luce, risplendere. Usato soprattutto nella 3a pers. sing. e pl. del presente (luce, lùcono), dell’imperfetto (lucéva, lucevano), del cong. imperf. (lucésse,...
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