Manara, Luciano
Patriota (Antegnate, Bergamo, 1825 - Roma 1849). Compiuti gli studi liceali a Milano, acquisì una discreta cultura militare frequentando le lezioni della Scuola di marina a Venezia. Fra il 1840 e il 1846 soggiornò a lungo in Germania e in Francia. Vicino alle posizioni di Carlo Cattaneo, durante le Cinque giornate di Milano fu a capo del drappello che conquistò Porta Tosa permettendo l’ingresso in città agli insorti provenienti dalle campagne. In questa occasione emersero con chiarezza le sue notevoli capacità organizzative e la sua attitudine al comando. Scoppiata la guerra tra Piemonte e Austria, organizzò un corpo di bersaglieri con cui combatté nel Trentino e in Lombardia. Dopo la sconfitta di Custoza, riparò in Piemonte dove ebbe l’incarico di organizzare un battaglione di bersaglieri con cui, una volta riprese le ostilità, si distinse a Gravellona e a La Cava sul Ticino (1849). Superando la sua diffidenza verso Mazzini, si recò a Roma assediata dai francesi, partecipò con i suoi volontari prima alla spedizione contro i borbonici a Velletri e poi alla difesa della città. Nominato colonnello e capo di stato maggiore da Garibaldi, morì a Villa Spada mentre guidava un ultimo assalto contro le truppe francesi.