Pavarotti, Luciano
Pavaròtti, Luciano. – Tenore (Modena 1935 – ivi 2007). Nel 1961 debutta nel ruolo di Rodolfo, nella Bohème di G. Puccini; nella sua lunga e fortunata carriera è protagonista di opere di V. Bellini (I Puritani), G. Donizetti (Lucia di Lammermoor, Elisir d'amore), G. Verdi (Un ballo in maschera) e Puccini (Bohème, Tosca). La collaborazione con i più importanti direttori d’orchestra (tra gli altri C. Abbado, L. Bernstein, H. von Karajan, L. Maazel, Z. Metha, C. Muti) lo porta a calcare i più prestigiosi palcoscenici internazionali (la Scala di Milano, il Covent Garden di Londra, il Metropolitan di New york, ecc.). Nel 2004, con l’interpretazione della Tosca di Puccini al Metropolitan di New York, dà l’addio definitivo all’opera. Le sue apprezzatissime interpretazioni conducono il repertorio operistico fuori dai teatri alla conquista di spazi aperti e popolari come piazze, arene e stadi. Nel 1990, in occasione della finale dei Mondiali di calcio a Roma, dà vita insieme a J. Carreras e P. Domingo alla formazione nota come I tre tenori. Con i due colleghi spagnoli si esibisce negli anni successivi durante le celebrazioni per i Campionati mondiali di Calcio a Los Angeles (1994), Parigi (1998) e Yokohama (2002). Tra i motivi della sua popolarità è anche l’iniziativa benefica Pavarotti & friends, manifestazione tenutasi a Modena dal 1992 al 2003. I concerti delle diverse edizioni, organizzati per sostenere cause umanitarie per mezzo di raccolte fondi, vedono la partecipazione di numerosi artisti della scena pop, rock e jazz; in occasione di tali eventi P. si esibisce in duetto con cantanti italiani (Zucchero, L. Pausini, Ligabue, E. Ramazzotti, Jovanotti, A. Bocelli, L. Dalla) e star internazionali (U2, Brian Eno, Sting, E. Clapton). Il dialogo tra generi musicali e stili differenti decreta il successo della manifestazione aumentando la popolarità di P. presso un pubblico solitamente distante dal repertorio operistico. Con l’interpretazione della romanza Nessun dorma di Puccini (suo storico cavallo di battaglia) in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino (2006) si conclude la sua carriera. La potenza vocale e la nitida dizione, unite all’inconfondibile fisicità, fanno di P. un simbolo della cultura italiana nel mondo. A causa degli indubbi meriti artistici e dell’impegno a favore di cause benefiche viene insignito di numerose onorificenze: Cavaliere di gran croce della Repubblica italiana, nel 1998 viene nominato Messaggero di pace delle Nazioni Unite; nel 2001 riceve il Nansen award (per il suo impegno a favore dei rifugiati politici), il Word social award (consegnatogli da M. Gorbaciov) e il Kennedy center honors award (ricevuto da G.W. Bush). Introdotto nella Hall of fame italo-americana, nel 2007 riceve il Premio eccellenza nella cultura.