LUCIDARIUS
. Titolo di un'opera prosastica tedesca del sec. XII, una specie di enciclopedia in forma dialogica, di catechismo della cultura generale, destinato all'istruzione dei laici per i quali doveva appunto essere un "illuminatore".
Nella prima parte esso tratta delle cognizioni correnti di cosmologia, geografica e fisiologia, nella seconda delle più importanti istituzioni ecclesiastiche, e nella terza delle dottrine teologiche relative specialmente ai novissimi. Come si rileva da una prefazione in versi, esso fu redatto da un gruppo di ecclesiastici, forse per ordine del duca Enrico il Leone, certamente sulla scorta di alcune fonti latine, quali la Philosophia mundi di Guglielmo di Couches, l'Imago mundi e la Gemma animae di Onorio di Autun, e un compendio di dogmatica detto Elucidarium, d'incerto autore. Il Lucidarius ebbe per molto tempo grandissima voga, come dimostrano le numerosissime edizioni che giungono fino al principio del sec. XIX, e le traduzioni in varie lingue europee.
Col nome di Piccolo Lucidarius si designa una raccolta di quindici poesie satiriche composte, pure in forma dialogica e a scopo didattico, fra il 1283 e il 1299 da un cavaliere della Bassa Austria, già erroneamente attribuita a un Seifried Helbling, nome di un giullare che è solo uno dei personaggi d'un brano della raccolta.
Bibl.: K. Schorbach, Studien über das deutsche Volksbuch Lucidarius und seine Bearbeitungen in fremden Sprachen, Strasburgo 1894; F. Heidlauf, Das mittelhochel Volksbuch Lucidarius, Berlino 1915.