LÉVY-BRUHL, Lucien
Filosofo, nato a Parigi il 10 aprile 1857, dal 1899 professore alla Sorbona; dirige la Revue philosophique.
La sua attenzione di studioso fu presto attirata dalle ricerche della scuola sociologica di E. Durkheim: ne assimilò il metodo, studiando particolarmente la mentalità dei primitivi. Secondo il L.-B., in virtù di questa mentalità "prelogica", il primitivo sopprimerebbe le barriere tra il naturale e il soprannaturale, tra il possibile e l'impossibile, attribuendo ogni fenomeno alle forze invisibili ma attive e presenti in ogni circostanza anche minima della vita e causanti direttamente i fenomeni, senza l'intervento di cause seconde.
Opere: L'idée de responsabilité, Parigi 1885; L'Allemagne depuis Leibniz, ivi 1890; La philosophie de Jacobi, ivi 1894; La philosophie d'A. Comte, ivi 1900; La morale et la science des mours, ivi 1903; Les fonctions mentales dans les sociétés inférieures, ivi 1910; La mentalité primitive, ivi 1922; L'âme primitive, ivi 1927; Le surnaturel et la nature dans la mentalité primitive, ivi 1931.